Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni
Materiale: un cesto della biancheria contenente diversi capi d’abbigliamento e biancheria, anche girati a rovescio. Tavolo e due sedie oppure un tappeto da lavoro. Schede per la piegatura dei capi d’abbigliamento (facoltative).
Il vassoio del sole Montessori per lo studio della storia, della geografia, della biologia e per festeggiare il compleanno dei bambini
Vassoio del sole
Come primo materiale per lo studio delle stagioni, inserisco il vassoio del sole, che può essere usato in moltissime occasioni: per la celebrazione del compleanno dei bambini, in associazione al tappeto delle stagioni, per il gioco del sole e tutte le lezioni sull’importanza del sole, ecc… Può essere realizzato in compensato, cartone o cartoncino, carta plastificata, feltro, gomma Eva. Il sole ha 12 raggi e per ogni raggio può essere incastrato il nome di un mese dell’anno.
Ho preparato questa mia versione di vassoio del sole, che ho realizzato con pannolenci e carta colorata. Per la lanterna al centro ho utilizzato questo tutorial: lanterna a stella. Il materiale pronto per la stampa si trova qui:
“Il fatto più interessante ed insieme impressionante (…) è che la terra è una creazione della vita. La vita ha creato rocce e suolo, ed è la vita che sostiene l’armonia della terra (…). Gli oceani sono tenuti in equilibrio chimico costante dagli esseri viventi, e sono sempre gli viventi che conservano la purezza dell’aria. Tutte le creature che vivono sulla terra hanno un ruolo cosmico da svolgere. Il mantenimento della vita sulla terra dipende da molte specie, ognuna delle quali ha una funzione particolare e specifica. Gli animali si nutrono, vivono e si riproducono; ognuno ha un ciclo vitale che svolge un ruolo speciale in relazione alla vita di altre specie. Tutti sanno, ad esempio, che la scomparsa di una specie in un certo luogo sconvolge l’equilibrio, perché le vite di tutte le specie sono interrelate. La vita può quindi essere considerata come un’energia che mantiene la vita stessa.
(Maria Montessori – Educazione e Pace, capitolo 9)”
I bambini sono intrinsecamente connessi alla natura e affascinati dalle “cose reali e viventi”, ed è meraviglioso seguire il loro interesse naturale verso lo studio delle piante e degli animali.
Nomenclature delle forme della terra (litosfera) per la scuola primaria, pronte per la stampa.
Le nomenclature classificate per la Geografia, nella scuola primaria, sono un materiale vastissimo. Ne fanno parte quelle della configurazione orizzontale delle forme della terra e dell’acqua, poi quelle per la configurazione verticale, poi quelle di tutto ciò che è oggetto di studio della geografia fisica, in particolare della geomorfologia e dell’idrografia.
La nomenclatura classificata completa per la geografia comprende tra l’altro: la struttura della terra, la struttura dell’atmosfera, la terra, la superficie terrestre, le forme della terra e dell’acqua (configurazione orizzontale), le nomenclature delle forme della terra (configurazione verticale), le nomenclature delle forme dell’acqua, le isole, la costa, la montagna, la pianura, la valle, l’idrosfera, i ghiacciai, le morene, il fiume, le raccolte d’acqua, i laghi, ecc… Comprendono inoltre le forme intermedie (pseudo-penisola, capo, baia, punta…) e le parti delle forme terrestri come le parti della montagna (falde, piede, cima, cresta, valle, collina, pianura…), le parti del fiume (sorgente, rive, letto, foce, profondità, pendenza, portata…) ecc., e i tipi speciali di forme terrestri come isole oceaniche o continentali, arcipelago, vulcani, catena di montagne o massiccio, delta o estuario, ecc.
Qui propongo le nomenclature delle forme della terra, con immagine, nome e definizione con etimologia. Quelle che ho preparato io sono scaricabili qui:
Nomenclature delle forme dell’acqua (idrosfera) per la scuola primaria, pronte per la stampa.
Le nomenclature classificate per la Geografia, nella scuola primaria, sono un materiale vastissimo. Ne fanno parte quelle della configurazione orizzontale delle forme della terra e dell’acqua, poi quelle per la configurazione verticale, poi quelle di tutto ciò che è oggetto di studio della geografia fisica, in particolare della geomorfologia e dell’idrografia.
La nomenclatura classificata completa per la geografia comprende tra l’altro: la struttura della terra, la struttura dell’atmosfera, la terra, la superficie terrestre, le forme della terra e dell’acqua (configurazione orizzontale), le nomenclature delle forme della terra (configurazione verticale), le nomenclature delle forme dell’acqua, le isole, la costa, la montagna, la pianura, la valle, l’idrosfera, i ghiacciai, le morene, il fiume, le raccolte d’acqua, i laghi, ecc… Comprendono inoltre le forme intermedie (pseudo-penisola, capo, baia, punta…) e le parti delle forme terrestri come le parti della montagna (falde, piede, cima, cresta, valle, collina, pianura…), le parti del fiume (sorgente, rive, letto, foce, profondità, pendenza, portata…) ecc., e i tipi speciali di forme terrestri come isole oceaniche o continentali, arcipelago, vulcani, catena di montagne o massiccio, delta o estuario, ecc.
Qui propongo le nomenclature delle forme dell’acqua, con immagine, nome e definizione con etimologia. Quelle che ho preparato io sono scaricabili qui:
Forme contrastanti di terra e acqua Montessori: presentazioni, esercizi, istruzioni per il modellaggio con la creta e tutto il materiale stampabile pronto per bambini della scuola d’infanzia e primaria.
“L’istruzione moderna richiede oggi che si dia la visione delle cose e non la loro descrizione, ma non basta vedere, anziché udire: è necessario vedere in un modo speciale. Quindi il problema consiste nell’esaminare come il bambino ha bisogno di vedere e quanto occorre per risvegliare in lui un potere di azione che, una volta avviato, apre nuove vie. Così la scuola sarebbe il luogo ove il bambino acquista qualcosa entro di sé, come un’ispirazione: il bambino vede, si ispira e l’ispirazione è tanto grande che lo porta a fare cose delle quali prima non sarebbe stato capace“. (Maria Montessori, Conferenza alla Summer School di Londra, 1939).
La geografia è parte della cultura umana ed il suo studio aiuta a formare la personalità. Per questo motivo, secondo Mario Montessori, andrebbe designata col termine di psico-geografia, così come si designa la grammatica psico-grammatica, la geometria psico-geometria, ecc.
Nella Casa dei Bambini presentiamo come primo materiale per la geografia il globo smerigliato, che permette al bambino un’esperienza sensoriale legata al ruvido delle terre emerse e al liscio dell’acqua.
Si tratta di soli due elementi: l’acqua e la terra, ma questi due elementi, incontrandosi tra loro, producono moltissime forme diverse, che possono però essere ricondotte a poche forme di base, che una volta conosciute permetteranno al bambino di operare tutta una serie di classificazioni.
Questo riconoscimento delle forme di base, che può essere considerato una chiave di lettura per tutta la geografia, comincia con le forme contrastanti di terra e acqua.
E’ sempre importante tenere a mente che con questa presentazione non esploriamo la geografia reale, ma viviamo un’esperienza sensoriale (visiva) allo scopo di preparare il bambino allo studio futuro della Geografia fisica, in particolare alla geomorfologia e all’idrologia.
Le tre forme contrastanti di terra e acqua che presentiamo sono tre forme di terra (isola, penisola, istmo) e tre forme di acqua (lago, golfo, stretto), che sono opposte a due a due in questo modo: – isola-lago; penisola-golfo; istmo-stretto.
– estraiamo dalla scatola una scala di tonalità (sette spolette dello stesso colore ma di tonalità diverse), e disponiamole sul tavolo in ordine casuale
– diciamo al bambino: “Vorrei trovare tra queste spolette le due che sono le più diverse tra loro”
– col bambino sempre al nostro fianco, confrontiamo tra loro le spolette fino a trovare la più scura e la più chiara, e poniamole lontane dal gruppo delle altre, in linea ma distanziate tra loro. La spoletta più scura va messa a sinistra
– ora indichiamo la spoletta più scura e diciamo al bambino: “Ora vorrei trovare la spoletta appena un po’ diversa da questa”, la cerchiamo, e poi la posizioniamo direttamente a destra della spoletta più scura
– indichiamo questa ultima spoletta scelta e chiediamo al bambino: “Mi troveresti la spoletta che è solo di poco diversa da questa?”, e continuiamo così finché il bambino non avrà posizionato correttamente tutte le spolette in ordine decrescente di tonalità
– chiediamo al bambino di chiudere gli occhi, mescoliamo le spolette, e chiediamo al bambino di ripetere da solo l’esercizio
Incastri delle frazioni Montessori – presentazioni ed esercizi che comprendono esplorazione sensoriale, nomenclatura, lettura e scrittura di frazioni, addizione e sottrazione di frazioni con lo stesso denominatore, moltiplicazione e divisione di frazioni per un numero intero, equivalenze tra frazioni.
Gli incastri delle frazioni sono dieci piastrelle quadrate (bianche o verdi) identiche nelle quali si incastra un identico cerchio rosso. L’incastro rosso è suddiviso dall’intero ai 10/10. Il materiale classico è in legno o in metallo, ma può essere facilmente realizzato utilizzando cartoncino o gomma Eva.
Per le presentazioni che seguono ho usato gli incastri di Montessori 3D di Boboto e gli incastri fai da te.
Nomenclature Montessori per le parti del pesce per bambini della scuola d’infanzia (immagine, nome, immagine e nome) e per la scuola primaria (immagine, nome, definizione) pronte per il download e la stampa in formato pdf.
Per realizzare l’incastro della rana in proprio trovi il tutorial qui:
Nomenclature Montessori per le parti del cavallo per bambini della scuola d’infanzia (immagine, nome, immagine e nome) e per la scuola primaria (immagine, nome, definizione) pronte per il download e la stampa in formato pdf.
Per realizzare l’incastro della rana in proprio trovi il tutorial qui:
Per le presentazioni ho utilizzato l’incastro fai da te e l’incastro di Montessori 3D di Boboto.
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Presentazione 1
(presentazione del materiale)
Scopo:
– introdurre i nomi delle parti del corpo caratteristiche degli animali (uno per ogni classe di vertebrati)
– dare informazioni particolari sulle diverse parti del corpo degli animali
– consentire al bambino di confrontare la morfologia degli animali con quella degli esseri umani
Presentazione
– invitiamo un bambino a lavorare con noi all’esercizio
– andiamo allo scaffale della zoologia e, se lo abbiamo a disposizione, indichiamo il cofanetto per gli incastri degli animali:
– diciamo: “Questo è il cofanetto degli incastri degli animali, e questi sono gli incastri degli animali”
– mostriamo al bambino come prendere dal cofanetto l’incastro del pesce e tenerlo correttamente per portarlo al tavolo o al tappeto
– arrivati al posto diciamo: “Questo è l’incastro del pesce. Su questo incastro noi possiamo vedere le parti del corpo del pesce”
– attiriamo l’attenzione del bambino sugli incastri, e diciamo che si tratta di un materiale molto utile a tutti e che lo maneggeremo con delicatezza e cura
– mostriamo al bambino come prendere i pezzi in modo corretto utilizzando i pomoli, per rimuoverli dalla tavola
– prendiamo il primo incastro e posiamolo sul tappeto
Per le presentazioni ho utilizzato l’incastro fai da te e l’incastro di Montessori 3D di Boboto.
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Presentazione 1
(presentazione del materiale)
Scopo:
– introdurre i nomi delle parti del corpo caratteristiche degli animali (uno per ogni classe di vertebrati)
– dare informazioni particolari sulle diverse parti del corpo degli animali
– consentire al bambino di confrontare la morfologia degli animali con quella degli esseri umani
Presentazione
– invitiamo un bambino a lavorare con noi all’esercizio
– andiamo allo scaffale della zoologia e, se lo abbiamo a disposizione, indichiamo il cofanetto per gli incastri degli animali:
– diciamo: “Questo è il cofanetto degli incastri degli animali, e questi sono gli incastri degli animali”
– mostriamo al bambino come prendere dal cofanetto l’incastro dell’uccello e tenerlo correttamente per portarlo al tavolo o al tappeto
– arrivati al posto diciamo: “Questo è l’incastro dell’uccello. Su questo incastro noi possiamo vedere le parti del corpo dell’uccello”
– attiriamo l’attenzione del bambino sugli incastri, e diciamo che si tratta di un materiale molto utile a tutti e che lo maneggeremo con delicatezza e cura
– mostriamo al bambino come prendere i pezzi in modo corretto utilizzando i pomoli, per rimuoverli dalla tavola
Materiali stampabili per l’incastro dell’Italia Montessori in formato pdf, che comprendono: cartellini delle regioni, cartellini dei capoluoghi di regione, cartellini dei mari, nomenclature in tre parti delle regioni italiane, nomenclature dei mari italiani in tre parti, questionario sull’Italia e questionari sulle regioni italiane (una per regione).
Realizzare l’incastro in proprio con cartoncino o gomma crepla (anche chiamata gomma eva, fommy o moosgummy) non è semplice ed i risultati rischiano di essere scadenti, per via dei numerosi incastri e dei contorni piuttosto complessi (anche stilizzando molto).
Per questo motivo ho scelto di non offrire un cartamodello da ritagliare, ed i colori che ho utilizzato per i materiali stampabili sono quelli dell’Incastro dell’Italia di Montessori Material, il fornitore con il miglior rapporto qualità/prezzo che ho trovato (offre il materiale a € 33,90):
Se pensate comunque di poter ottenere un buon materiale col ritaglio, basterà copiare i contorni di una cartina politica dell’Italia.
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Le lezioni pronte con le presentazioni del materiale ai bambini e gli esercizi si trova qui:
Incastro dell’Italia Montessori – presentazioni ed esercizi per la scuola d’infanzia e primaria.
Dai 3 ai 6 anni facciamo leva sulle caratteristiche della mente per stimolare l’interesse del bambino verso la geografia, gettando le basi per la costruzione di un linguaggio tecnico connesso alla materia di studio. In questo periodo i bambini interiorizzano molte informazioni sulla geografia facilmente e in modo gioioso, ad esempio i termini per indicare le zone di terraferma e quelle d’acqua, i nomi dei continenti, dei paesi, ecc.
Così, quando il bambino avrà bisogno di utilizzare questi termini per i suoi studi, nella scuola primaria, avrà già grande familiarità con essi.
Questi termini saranno inoltre legati ad esperienze di successo e verranno visti dal bambino con simpatia e non con ostilità. Sarà sufficiente un breve riassunto perchè il bambino recuperi ciò che ha imparato quando era più piccolo.
Possiamo dire che mentre nella scuola d’infanzia il bambino entra in contatto con i fatti, nella scuola primaria esplora le ragioni che stanno dietro i fatti e le relazioni tra i fatti.
Nella scuola d’infanzia l’apprendimento quindi si realizza attraverso esercizi pratici, ad esempio con le forme della terra e dell’acqua:
ed esercizi sensoriali, ad esempio con gli incastri del planisfero:
dei singoli continenti, primi fra tutti l’incastro dell’Europa:
e dei singoli paesi, primi fra tutti l’incastro dell’Italia:
La geografia col metodo Montessori viene presentata, come tutte le altre materie d’insegnamento, in risposta a un bisogno del bambino: in questo caso si tratta del bisogno di comprendere la propria posizione nel mondo in relazione alle proprie storie personali e di viaggio.
Partendo dall’incastro del planisfero e progredendo attraverso gli incastri dei vari continenti e poi dei paesi, gli incastri della geografia hanno anche uno scopo secondario, che è quello di perfezionare il controllo motorio in previsione dell’utilizzo degli strumenti di scrittura, la motricità fine e la coordinazione occhio-mano.
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Incastro dell’Italia Montessori
Presentazione per la scuola d’infanzia
Materiali:
– incastro del planisfero Montessori
– globo smerigliato, o globo colorato o mappamondo
– incastro dell’Europa o cartina dell’Europa
– tappeto
– incastro dell’Italia
– carta di controllo muta dell’Italia: si realizza facilmente riportando il contorno degli incastri su un cartoncino bianco.
Presentazione iniziale:
– mostriamo al bambino come prendere l’incastro dal mobiletto e portarlo sul tappeto o sul tavolo. Il piano di lavoro scelto dovrebbe essere parallelo alla parete nord della stanza. Mettiamo l’incastro nell’angolo in altro a destra del piano di lavoro
Materiali stampabili per l’incastro del planisfero Montessori in formato pdf, che comprendono: cartellini dei continenti, cartellini degli oceani, nomenclature in tre parti dei continenti, libretto dei continenti, nomenclature degli oceani in tre parti, libretto degli oceani, questionario sul mondo, questionari sui continenti (uno per continente), planisferi di controllo e planisfero muto, cerchio per disegnare gli emisferi…
Nomenclature Montessori per le parti della rana per bambini della scuola d’infanzia (immagine, nome, immagine e nome) e per la scuola primaria (immagine, nome, definizione) pronte per il download e la stampa in formato pdf.
Incastro della rana Montessori con presentazioni ed esercizi per bambini della scuola d’infanzia. Il materiale utilizzato è offerto da:
Il materiale degli incastri degli animali è composto da 5 incastri principali:
– un pesce
– una tartaruga (per la classe dei rettili)
– una rana (per la classe degli anfibi)
– un cavallo (per la classe dei mammiferi)
– un uccello.
Si tratta quindi di animali tipici di una determinata classe di vertebrati.
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Presentazione 1
(presentazione del materiale)
Scopo:
– introdurre i nomi delle parti del corpo caratteristiche degli animali (uno per ogni classe di vertebrati)
– dare informazioni particolari sulle diverse parti del corpo degli animali
– consentire al bambino di confrontare la morfologia degli animali con quella degli esseri umani
Presentazione
– invitiamo un bambino a lavorare con noi all’esercizio
– andiamo allo scaffale della zoologia e, se lo abbiamo a disposizione, indichiamo il cofanetto per gli incastri degli animali:
– diciamo: “Questo è il cofanetto degli incastri degli animali, e questi sono gli incastri degli animali”
– mostriamo al bambino come prendere dal cofanetto l’incastro della rana e tenerlo correttamente per portarlo al tavolo o al tappeto
– arrivati al posto diciamo: “Questo è l’incastro della rana. Su questo incastro noi possiamo vedere le parti del corpo della rana”
– attiriamo l’attenzione del bambino sugli incastri, e diciamo che si tratta di un materiale molto utile a tutti e che lo maneggeremo con delicatezza e cura
– mostriamo al bambino come prendere i pezzi in modo corretto utilizzando i pomoli, per rimuoverli dalla tavola
– prendiamo il primo incastro e posiamolo sul tappeto
– chiediamo al bambino di rimuovere i rimanenti incastri e metterli sul tappeto
Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i PRIMI PIATTI ho preparato questo elenco:
lasagne al forno
pastasciutta
polenta
path thailandese
koshari
minestrone
brodo
zuppa di latte di cocco
zuppa di fagioli
passato di verdure
pasta al pesto
pasta alla panna
tortino di quinoa
risotto
pasta al ragù
pasta al pomodoro
gazpacho
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per SALSE E CONDIMENTI ho preparato questo elenco:
salse chutney
guacamole
hummus
senape
olio d’oliva
passata di pomodoro
salsa tzatziki
maionese
salsa verde
aceto balsamico
aceto
pesto genovese
ketchup
sale da cucina
salsa di soia
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SALSE E CONDIMENTI – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SALSE E CONDIMENTI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i SECONDI PIATTI ho preparato questo elenco:
cevapcici
escargot
alloco: platano fritto
patatine fritte
germogli di soia
carciofi
peperoni arrostiti
insalata russa
parmigiana
manzo Stroganoff
purè di patate
polpette
hamburger vegetale
anelli di totano
sottaceti
patate arrosto
tartara di carne
bobotie
patate lesse
cotoletta alla milanese
seitan
carpaccio
bistecca
caprese
tofu
uovo alla coque
uovo
uovo alla benedettina
omelette
uovo al tegamino
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SECONDI PIATTI – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SECONDI PIATTI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO, scaricabili e stampabili in formato pdf. Questa è la versione in corsivo dei pacchetti di nomenclature sul cibo (19 schede per le bevande, 26 schede per la carne, 21 cereali e pane, 6 per i legumi, 15 per salse e condimenti, 19 per erbe aromatiche e spezie, 38 per i dolci, 21 per formaggi e latticini, 34 per la frutta fresca, 14 per frutta secca e semi, 31 per gli ortaggi, 21 per la pasta, 22 per pesci e crostacei, 16 per i piatti unici, 17 per i primi piatti e 30 per i secondi).
Ho inoltre raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede.
Se preferisci utilizzare le schede in stampato minuscolo, le trovi qui: NOMENCLATURE CIBO 3-6 ANNI STAMPATO MINUSCOLO.
Nell’elenco che segue sono indicate tutte le schede del pacchetto. Cliccando sui link potete accedere ai singoli file, se preferite.
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Le 350 schede comprendono:
19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.
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26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.
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21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.
17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.
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30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.
Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FORMAGGI E LATTICINI ho preparato questo elenco:
Bel Paese
stilton
brie
grana padano
yogurt
emmenthal
caprino fresco
feta greca
formaggio stagionato
ricotta
formaggio Piave
gorgonzola
mozzarella
pecorino sardo
provola affumicata
formaggio Asiago
fiocchi di latte
taleggio
tilsit
fontina
stracchino.
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FORMAGGI E LATTICINI – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FORMAGGI E LATTICINI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la FRUTTA FRESCA ho preparato questo elenco:
albicocca
avocado
banana
fragole
ribes nero
pompelmo
melograno
mela
nespola
pesca nettarina
more
mirtilli
melone
mango
litchi
lime
limone
lampone
kiwi
cachi
prugne
uva
frutti di bosco
frutta
arancia
agrumi
pera
anguria
fichi d’India
fico
ciliegia
ribes rosso
noce di cocco
mandarino
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA FRESCA – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA FRESCA – 3-6 anni
Nomenclature Montessori I LEGUMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I LEGUMI ho preparato questo elenco:
Nomenclature Montessori ORTAGGI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per gli ORTAGGI ho preparato questo elenco:
asparagi
broccoli
verza
cavolo cappuccio
cavolfiore
carota
cassava
spinaci
cetriolo
melanzana
finocchio
cavolfiore romanesco
fagiolini
porri
lattuga cappuccina
lattuga gentile
carciofi
ortaggi
cipolla
pastinaca
peperoni
patata
rapanelli
cavolo rosso
rucola
sedano
zucca
pomodori
peperoncini
radicchio rosso
zucchine
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ORTAGGI – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ORTAGGI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori PASTA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la PASTA ho preparato questo elenco:
ravioli al vapore
farfalle
gnocchi di patata
timballo
fusilli
mafaldine
cellentani
chifferi rigati
pipe
orecchiette
tagliatelle
ravioli
pasta integrale
penne lisce
soba di grano saraceno
spaghetti di riso
spaetzle
spaghetti
maccheroni
ditalini
tortellini
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PASTA – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PASTA – 3-6 anni
Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per PESCE E CROSTACEI ho preparato questo elenco:
acciughe
anguilla
aringa
frittura di pesce
caviale
vongole
cozze
triglie
pesce impanato
polpi
seppie
bastoncini di pesce
aragosta
gamberoni
granchio
orata
ostrica
salmone
trota
pesce azzurro
sgombro in scatola
tonno in scatola
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 3-6 anni
Nomenclature Montessori PIATTO UNICO disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la categoria PIATTO UNICO ho preparato questo elenco:
fonduta valdostana
fricase boliviano
cuscus
riso jollof nigeriano
zighinì eritreo
fish burger
prosciutto e melone
paella
pilaf turco
pizza
pulao afghano
insalata di riso
sushi
pollo yassa Senegal
taco messicano
hamburger
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 3-6 anni
PDF qui: NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 3-6 anni
Nomenclature Montessori LE BEVANDE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le bevande ho preparato questo elenco:
Nomenclature Montessori LE CARNI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le carni ho preparato questo elenco:
carne bovina
stinco di maiale
bresaola
selvaggina
carni bianche
pollo
costolette
arrosto di manzo
carne suina
wurstel
prosciutto cotto
spezzatino
cotoletta impanata
speck
tacchino
salsicce
salame
roast beef all’inglese
quaglia
carne trita
pancetta
arista di maiale
hamburger
carne di agnello
stufato di coniglio
prosciutto crudo
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – LE CARNI- 3-6 anni
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Nomenclature Montessori CEREALI E PANE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per CEREALI E PANE ho preparato questo elenco:
mais,
frumento,
quinoa,
riso,
fonio,
miglio,
orzo,
sorgo,
avena,
segale,
grano saraceno,
triticale,
pane in cassetta,
chapati,
cracker,
crostini di pane,
pasta di pane,
pane arabo,
pretzel,
grissini,
pane azzimo.
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – CEREALI E PANE – 3-6 anni
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Nomenclature Montessori I DOLCI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I DOLCI ho preparato questo elenco:
krapfen
caramelle
meringa
moretto
marzapane
cioccolata
bignè fritti
bignè ripieni
croissant
zucchero di canna
torta marmorizzata
torrone
cantuccini
caramelle gommose
tiramisù
crostoli
zucchero raffinato
strudel di mele
rasgulla indiani
puris indiani
burro di arachidi
pancake
crema di nocciole
muffin
marshmallows
macaron
frutta e panna montata
gelatina di frutta
confettura e marmellata
gulab jamun indiani
gelato
ghiacciolo
miele
torta di mele
panna montata
biscotti della fortuna
empanada
crostata
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I DOLCI – 3-6 anni
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Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per ERBE AROMATICHE E SPEZIE ho preparato questo elenco:
basilico
cardamomo
anice stellato
semi di coriandolo
curcuma
erba cipollina
fave di cacao
aglio
prezzemolo
bacche di ginepro
alloro
noce moscata
rosmarino
timo
salvia
pepe
cannella
vaniglia
zenzero
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 3-6 anni
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Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.
Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FRUTTA SECCA E SEMI ho preparato questo elenco:
noci
semi di zucca
pistacchi
pinoli
arachidi
mandorle
nocciole
semi di girasole
datteri
uvetta
frutta secca
caldarroste
castagne
anacardi
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NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA SECCA E SEMI – 3-6 anni
Le rocce magmatiche con nomenclature Montessori pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,
Ambiente di formazione: rocce plutoniche (alta pressione ed alta temperatura)
Aspetto: colore bianco o grigio chiaro. Tessitura granulare, struttura spesso a bande differenziate per grana e tessitura.
Interesse pratico: molto rara in Italia, frequente in Norvegia (labradorite). La labradorite, di tinta scura ma ricchissima di riflessi iridescenti dovuti alla presenza di cristalli è una roccia ornamentale molto usata. Alcuni tipi di anortosite sono impiegati per la produzione di refrattari.
Anortossite
Tipo: roccia magmatica intrusiva
Chimismo: rocce persiliciche (silice > 65%)
Ambiente di formazione: rocce plutoniche (alta pressione ed alta temperatura)
Aspetto: colore bianco o grigio chiaro. Tessitura granulare, struttura spesso a bande differenziate per grana e tessitura.
Interesse pratico: molto rara in Italia, frequente in Norvegia (labradorite). La labradorite, di tinta scura ma ricchissima di riflessi iridescenti dovuti alla presenza di cristalli è una roccia ornamentale molto usata. Alcuni tipi di anortosite sono impiegati per la produzione di refrattari.
Aplite
Tipo: roccia magmatica ipoabissale
Chimismo: rocce persiliciche (silice > 65%)
Ambiente di formazione: rocce ipoabissali (media pressione e media temperatura)
Aspetto: colore bianco o grigio chiaro. Tessitura a mosaico con grana fine o finissima. Struttura massiccia o zonata.
Interesse pratico: non hanno alcuna importanza commerciale o industriale. La loro presenza può condizionare l’estrazione di un granito da una cava.
Basalto olivinico
Tipo: roccia magmatica effusiva
Chimismo: rocce mesosiliciche (silice 65% – 52%)
Ambiente di formazione: rocce vulcaniche (bassissima pressione e alta temperatura)
Aspetto: colore molto scuro, fino a nero, Tessitura da cristallina a vetrosa, grana fine. E’ la roccia effusiva più comune.
Interesse pratico: forniscono materiale per lastricati stradali o pietrisco per massicciate stradali e ferroviarie, soprattutto nelle zone circostanti gli affioramenti, dove vengono impiegati anche nell’edilizia minore. Sono inoltre materia prima per la produzione della lana di roccia e della lana di vetro.
Basalto a pillows
Tipo: roccia magmatica effusiva
Chimismo: rocce mesosiliciche (silice 65% – 52%)
Ambiente di formazione: rocce vulcaniche (bassissima pressione e alta temperatura)
Aspetto: colore molto scuro, fino a nero, Tessitura da cristallina a vetrosa, grana fine. E’ la roccia effusiva più comune.
Interesse pratico: forniscono materiale per lastricati stradali o pietrisco per massicciate stradali e ferroviarie, soprattutto nelle zone circostanti gli affioramenti, dove vengono impiegati anche nell’edilizia minore. Sono inoltre materia prima per la produzione della lana di roccia e della lana di vetro.
Le rocce metamorfiche con nomenclature Montessori pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,
Interesse pratico: marmi variegati talora di grande pregio, anche se, di solito, in masse abbastanza limitate.
Nome: calcescisto
Tipo: roccia metamorfica regionale
Chimismo: calcareo – pelitico o calcareo – aneraceo.
Aspetto: colore da grigio chiaro a grigio marroncino a quasi nero. Tessitura granulosa.
Struttura: molto scistosa o scistosa pieghettata
Grado metamorfico: basso o medio
Interesse pratico: nessuna importanza commerciale o industriale.
Nome: cloritoscisto
Tipo: roccia metamorfica regionale
Aspetto: colore verde più o meno chiara.
Struttura: da massiccia a poco scistosa. Nella sua varietà compatta prende il nome di pietra ollare.
Grado metamorfico: basso.
Interesse pratico: utilizzato in lastre grezze, a spacco, per coperture di tetti in zone alpine. La pietra ollare è lavorabile al tornio per ottenere pentole ed altro vasellame rustico ed è materia prima per oggetti decorativi dell’artigianato locale.
I MINERALI con nomenclature Montessori pronte per la stampa. Le nomenclature comprendono 145 minerali. Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori
Usi: L’adamina ha interesse puramente scientifico ed è nota ai collezionisti di minerali per via della sua evidente fluorescenza. Illuminata con raggi UV assume un’intensa colorazione verde.
Nome: adularia
Il nome deriva da quello del monte Adula (Alpi Svizzere).
Diffusione: rara
Sistema cristallino: monoclino
Aspetto: incolore o verdolino, giallastro, bianco, rosa. Lucentezza vitrea, opacità da trasparente a traslucida.
Densità: 2,55 g/cm³
Durezza: 6
Proprietà: è anche detta “pietra di luna” a causa del fenomeno ottico dell’adularescenza (lampi azzurri che ricordano i bagliori della luna).
Usi: minerale di interesse scientifico e collezionistico. La pietra di luna è utilizzata in gioielleria
Nome: albite
Il nome deriva da “albus”, parola latina che significa bianco.
Diffusione: comune
Sistema cristallino: I cristalli di albite hanno forma rettangolare di sezione quadrata.
Aspetto: colore bianco, a volte incolore con tonalità blu, gialle, arancio. Opacità da traslucida ad opaca. Lucentezza vitrea od opaca se alterata.
Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori pronte per il download e la stampa, materiale che può essere presentato nell’ambito della prima grande lezione.
Le rocce
Le rocce che ci circondano sono sempre in movimento, come se viaggiassero al rallentatore sulle montagne russe. Le forze geologiche, infatti, le spingono verso l’alto formando le montagne, le fondono e le lanciano in aria, le spaccano in piccoli pezzi, le fanno sprofondare. Questo viaggio dà origine a tre tipi di rocce:
1. le rocce ignee (o magmatiche) che si formano quando il materiale fuso di raffredda;
2. le rocce sedimentarie, che si formano quando i frammenti creati dall’azione delle onde, del ghiaccio o dello dello scontro con altre rocce, si depositano in strati
3. le rocce metamorfiche, che provengono dalla trasformazione delle rocce all’interno della Terra, schiacciate da pressioni fortissime e cotte da temperature elevatissime.
Le rocce si formano, vengono distrutte e si riformano nuovamente, in un ciclo delle rocce senza fine:
– le rocce vengono frantumate dagli agenti atmosferici e spazzate via dall’erosione;
– le rocce, il fango e la sabbia si depositano nei delta dei fiumi e sui fondali oceanici;
– i depositi fluviali e marini danno origine a strati di rocce sedimentarie
– i movimenti delle placche trascinano i sedimenti nel sottosuolo
– il calore e la pressione del sottosuolo danno origine alle rocce metamorfiche
– la roccia fusa si raffredda e si indurisce formando le rocce ignee
– i sedimenti che vengono spinti nelle zone di subduzione fondono e diventano lava, che fuoriesce dai vulcani completando il ciclo.
Le rocce ignee o magmatiche derivano da magma raffreddato. Quando il materiale fuso si raffredda, si formano piccoli cristalli, che poi si ingrandiscono. Maggiore è il tempo di raffreddamento, più grandi sono i cristalli.
Nella lava che fuoriesce sulla superficie terrestre e si raffredda velocemente velocemente, i cristalli sono invece molto piccoli.
Le rocce sedimentarie con nomenclature Montessori pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,
vediamo più da vicino i tre tipi di rocce, cominciando dalle rocce sedimentarie. Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori
Ambiente di formazione: roccia di formazione marina e lagunare.
Aspetto: colore grigio-azzurrognolo. Tessitura massiccia a grana media.
Interesse pratico: è una roccia usata il lastre lucidate per rivestimenti interni; attualmente l’uso principale è nell’industria della carta.
Antracite
Tipo: roccia sedimentaria organogena.
Classe: carboni fossili.
Ambiente di formazione: ambiente lagunare e marino.
Aspetto: colore bruno scuro e nero. Lucida, dura, scagliosa, compatta.
Interesse pratico: combustibile di pregio, è utilizzata nella produzione di gas illuminante, nelle industrie siderurgiche, della gomma sintetica, dei coloranti, ecc…
Arenaria
Tipo: roccia sedimentaria clastica
Classe: arenite coerente
Ambiente di formazione: rocce di tipo alluvionale; di tipo marino; di tipo eolico (deserti caldi e freddi)
Aspetto: colore molto variabile (bianco, grigio, giallo, verde, rosso, bruno). Tessitura a grana molto fine, normalmente con granuli tutti di dimensioni uguali.
Interesse pratico: frequente impiego in edilizia, anche per esterni, ma a volte con pessimi risultati, perchè il cemento si degrada facilmente. Ruote da mulini e mole abrasive di impiego artigianale.
Fiaba cosmica della storia della scrittura Montessori, in tre versioni. Per avere il quadro completo della quarta grande lezione e consultare tutto l’altro materiale vai qui: LA QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
Qualche settimana fa, abbiamo raccontato la storia della nascita dell’Universo. Al termine del racconto, ricorderete che la Terra era formata. In un’altra storia avviamo visto che l’equilibrio non era completo, ed è comparsa la vita a risolvere questo problema. Apparve una grande varietà di animali e piante, che col tempo popolarono i mari, la terraferma ed il cielo. Abbiamo visto molti di questi esseri viventi sulla nostra linea del tempo. Al termine di questa linea, il nostro pianeta era pronto ad accogliere l’essere umano. Abbiamo raccontato una storia che parlava di quando è arrivato sulla Terra e di ciò che faceva, fin dalla sua prima comparsa. Abbiamo poi srotolato la lunga fascia nera, che aveva al termine una striscia speciale. Abbiamo poi visto un’altra fascia, quella della mano, e abbiamo parlato del lavoro che gli uomini da sempre svolgono sulla Terra.
Oggi racconteremo un’altra storia sugli esseri umani, una storia molto speciale.
Non sappiamo esattamente quando si è svolta, sappiamo che è avvenuta molto tempo fa, e sappiamo di certo che è una storia vera.
Quando i primi uomini e le prime donne vennero sulla Terra, avevano dei bisogni da soddisfare. Ad esempio avevano bisogno di cibo. Per questo cominciarono ad esplorare l’ambiente intorno a loro per trovare cose da mangiare. Era un tempo molto lontano, e non c’erano negozi di generi alimentari o fattorie. Quando qualcuno trovava qualcosa di buono, la notizia si diffondeva anche agli altri. E la notizia si diffondeva anche nel caso di cose disgustose o velenose.
LA STORIA DELLA SCRITTURA fa parte del grande quadro della QUARTA GRANDE LEZIONE Montessori che tratta della nascita della scrittura e del linguaggio. Per saperne di più ed accedere a tutto il materiale relativo vai qui: LA QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI.
Qui di seguito puoi trovare la storia della scrittura in tre versioni, con nomenclature illustrate scaricabili e stampabili in formato pdf.
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QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
Storia della scrittura
Prima versione
Materiale utile per la presentazione:
– linea del tempo della storia della scrittura (facoltativa)
Raccontiamo questa storia posando una carta illustrata dopo l’altra, lungo una linea del tempo fatta con una corda intervallata da mollette da bucato, oppure semplicemente posandole in sequenza sul tavolo o su di un tappeto, una dopo l’altra.
Il primo giorno di scuola, i bambini ascoltano la fiaba cosmica che è la base della grande lezione sulle origini dell’Universo. Come già anticipato negli articoli precedenti, il complesso svolgersi della grande lezione prosegue con dimostrazioni, ricerche, esperimenti, attività artistiche e manuali, toccando nel corso degli anni varie materie ed argomenti di studio: Astronomia, Meteorologia, Chimica, Fisica, Geologia, Geografia. Tutto il piano è inquadrato nella grande cornice dell’Educazione Cosmica.
Questo articolo contiene:
– narrazione breve della prima fiaba cosmica;
– prima versione della grande lezione Montessori: questa versione si basa sul testo originale rielaborato in chiave laica, con l’aggiunta di indicazioni per la presentazione, le carte delle immagini (scaricabili in pdf) e le indicazioni per le dimostrazioni scientifiche che accompagnano la narrazione;
– Il Dio senza mani: testo della fiaba cosmica originale di Maria Montessori;
– terza versione della grande lezione Montessori: questa versione è più estesa e contiene dimostrazioni, esperimenti scientifici e riferimenti alla chimica ed alla fisica. Include la tavola periodica degli elementi (in versione illustrata e semplificata) e numerose immagini dell’Universo;
– testo per recita sulla nascita dell’Universo, con indicazioni per vari lavori artistici e manuali di accompagnamento;
Spunti di lavoro per i giorni seguenti:
– ricerca: lezione esempio per avviare il lavoro di ricerca e set di carte questionario per le ricerche;
– lezioni chiave: materiali pronti e links per ogni argomento (20 argomenti)
– carte tematiche:
– 11 set di carte tematiche in tre parti per il linguaggio;
– vari set di carte guida per esperimenti scientifici legati alla prima grande lezione;
– vari set di carte guida per lavori artistici e manuali legati alla prima grande lezione;
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LA PRIMA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
La nascita dell’Universo
NARRAZIONE BREVE DELLA PRIMA FIABA COSMICA
All’inizio della storia dell’Universo, nella notte dei secoli, c’era solo il nulla, il buio cosmico totale. Un buio immenso e assoluto, senza possibilità di luce. In questo immenso buio apparve un puntino. Era un puntino di luce, pieno di energia e di calore. Il calore si manifestò così potente, che le sostanze che noi ora conosciamo come oro, ferro, roccia, acqua, ecc… erano inconsistenti come l’aria, erano gas.
Il bambino deve quindi semplicemente abbinare l’immagine alla parola ed utilizzare le carte complete come guida, e per controllare il proprio lavoro.
Le carte in tre parti, o carte delle nomenclature, si utilizzano per imparare i nomi di oggetti o di parti di oggetti.
Questo è un esempio di carte delle nomenclature usate coi bambini da 3 a 6 anni. è una foto di una tipica carta nomenclatura tre parti che viene utilizzato nell’ambiente prima infanzia Montessori.
Le carte delle nomenclature, dunque, servono ad assegnare i nomi alle cose, e sono spesso utilizzate per la costruzione del vocabolario comune e del vocabolario tecnico relativo alle varie aree disciplinari. La semplicità di questo materiale è evidente; resta da sottolineare che contengono la possibilità di autocontrollo dell’errore, che permette al bambino di lavorare senza interferenze da parte dell’insegnante.
Tradizionalmente, per creare le schede delle nomenclature si utilizzavano esclusivamente disegni fatti a mano. Oggi invece, si preferisce usare disegni semplici e stilizzati nelle carte che servono a nominare le parti di un oggetto (ad esempio le parti del vulcano), mentre si utilizzano sempre più fotografie a colori o in bianco e nero per altri tipi di nomenclature, ad esempio per classificare i tipi di piante da fiore. Le fotografie aiutano i bambini a riconoscere gli oggetti studiati nell’ambiente circostante, mentre le immagini stilizzate rendono più facile ai bambini isolare le parti importanti dell’immagine, senza essere distratti da sfondi e altri particolari.
L’orologio delle ere geologiche si inserisce nel contesto della prima grande lezione. Il bordo nero dell’orologio rappresenta la linea del tempo, che l’orologio mostra semplicemente in un modo diverso.
NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI per la scuola primaria. Ho preparato le nomenclature sui dinosauri, e un set di carte dei comandi, cioè un piccolo questionario a schede per il lavoro individuale, l’approfondimento e la ricerca. Il materiale fa parte del lavoro sulla seconda grande lezione Montessori.
NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi. Questo materiale è molto utile per memorizzare i concetti presentati nella seconda grande lezione Montessori,
e per stimolare lo studio e la ricerca, anche utilizzando le linee del tempo.
Queste nomenclature sono composte da:
– una carta con immagine e titolo insieme
– una carta con la sola immagine
– un cartellino con il solo titolo
– una carta con descrizione scritta e titolo insieme
– una carta con la sola descrizione
– un cartellino con il solo titolo.
Sono nomenclature adatte ai bambini a partire dalla scuola primaria, e differiscono da quelle usate nella Casa dei bambini, che non hanno descrizioni scritte, ma solo immagini e titoli. Per saperne di più puoi leggere qui: CARTE MONTESSORI PER BAMBINI DOPO I SEI ANNI
LA SECONDA GRANDE LEZIONE MONTESSORI riguarda la storia della comparsa dei viventi sulla Terra, esclusa la storia dell’evoluzione umana, che viene trattata nella terza lezione. Qui trovi tre diverse versioni della fiaba cosmica relativa, linee del tempo e carte scaricabili e stampabili in formato pdf, idee e materiali vari per i giorni successivi.
Il primo giorno di scuola, i bambini ascoltano la PRIMA GRANDE LEZIONE
il complesso svolgersi della grande lezione prosegue con dimostrazioni, ricerche, esperimenti, attività artistiche e manuali, toccando nel corso degli anni varie materie ed argomenti di studio: Astronomia, Meteorologia, Chimica, Fisica, Geologia, Geografia. Tutto il piano è inquadrato nella grande cornice dell’Educazione Cosmica.
La seconda grande lezione tratta dell’origine della vita. La lezione porta alla costruzione della Linea del tempo della vita: un lungo cartellone con immagini e didascalie su microorganismi, piante ed animali che sono vissuti e vivono sulla terra. Si enfatizza la grande diversità delle forme viventi, e l’importanza del contributo di ognuna per il mantenimento della vita del pianeta. Questa lezione coinvolge nel tempo queste materie:
Biologia: cellule, organismi pluricellulari, regni della natura, campioni, dissezioni, osservazioni, uso del microscopio
Botanica: studio delle piante, classificazioni, funzione, parti delle piante (seme, fiore, frutto, foglie, tronco, radice), tipi di piante
Presentazione e materiali (per tutte le versioni della seconda fiaba cosmica Montessori):
– TABELLE DELLA COMPARSA DEI VIVENTI: servono innanzitutto per costruire le linee del tempo, e sono un materiale molto utile da consultare in tutto il periodo successivo, sia ai bambini, sia agli insegnanti. Trovi quelle che ho preparato qui, scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf: TABELLE DELLA COMPARSA DEI VIVENTI SULLA TERRA
– LINEE DEL TEMPO: potete chiamare i bambini in cerchio ad ascoltare la storia, mostrando via via illustrazioni (o oggetti). E’ la modalità più semplice, e facilmente praticabile anche se insegnate in una scuola non montessoriana. In alternativa potete utilizzare una del tempo. Qui trovi linee del tempo semplici, da realizzare in proprio o coi bambini: LINEE DEL TEMPO PER LA COMPARSA DEI VIVENTI
– LINEE DEL TEMPO: pronte da scaricare e stampare gratuitamente in formato pdf (anche da utilizzare durante il racconto). Qui: LINEE DEL TEMPO PER LA COMPARSA DEI VIVENTI STAMPABILI
– OROLOGIO DELLE ERE GEOLOGICHE: è un classico materiale per visualizzare la linea del tempo della comparsa dei viventi nelle scuole Montessoriane, dopo aver presentato la seconda lezione. Trovi la mia versione qui: OROLOGIO DELLE ERE GEOLOGICHE MONTESSORI
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUA QUA. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUA QUA.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUA QUA, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.
parole contenenti CUA QUA di 4 lettere equa equo quai qual
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche QQU CQU. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono QQU CQU.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono QQU CQU, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Mentre l’unica parola italiana con QQU è soqquadro, con soqquadrato e soqquadrare, le parole con cqu sono:
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUO QUO.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUO QUO, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GHI.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “ghi”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Parole di 5 lettere: ghiro, ghisa.
Parole di 6 lettere: draghi, fanghi, funghi, ghiado, ghiaia, ghibli, ghiera, ghigne, ghinea, ghirba, sorghi, terghi, unghia, volghi.
Parole di 7 lettere: aurighi, beghino, cinghia, cinghio, ghiacce, ghianda, ghiotto, ghiozzo, righine, rugghio .
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GI.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono GI, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
parole contenenti GI di 3 lettere già gin gip giù
parole di 4 lettere agio dogi Gian giga gilè Gina Gino gita oggi
parole contenenti GI di 5 lettere aggio agile agire Angiò bigie brugi bugia bugie egida egira giadaGiano giara Giava gibbo Gilda Gildo gilio giogo gioia Giona Giove gipso girio girlo giuba Giuda giure giurì giuso Igino ingiù leggi Liegi ligio logia login Luigi lungi magia mingi mogio mugic ogiva orgia ragie regio tiggi uggia
I fiori più comuni dei nostri prati e dei nostri giardini
viola del pensiero
Per mettersi bene in vista questo fiore ha colorato i suoi petali di colori diversi l’uno dall’altro. Le striature che convergono verso il centro indicano agli insetti la strada da seguire per raggiungere il nettare e, naturalmente, gli stami e i pistilli.
ranuncolo
I ranuncoli levano la loro corolla su uno stelo eretto, ornato di foglie palmate come le dita di una mano; sono detti anche “botton d’oro” perchè sembra abbiano racchiuso, nei loro cinque petali, tutto il colore del prezioso metallo.
ciclamino
I ciclamini hanno radice grossa, rotonda, carnosa; foglie leggermente ovali e graziosamente screziate di un verde più chiaro; fiori rosei, profumati, se cresciuti in località di alta montagna. Nell’Italia centrale e meridionale, i ciclamini hanno foglie e fiori più grandi; ma i fiori sono più pallidi e senza profumo.
Scala marrone e torre rosa: estensioni – I set della torre rosa e della scala marrone possono essere usati insieme per creare costruzioni sia verticali sia orizzontali. I bambini possono essere lasciati liberi di sperimentare, oppure si possono seguire ad esempio questi modelli.
Le stelle marine – materiale didattico e curiosità sulle stelle marine, un racconto adatto anche ai bambini più piccoli, e le carte delle nomenclature, utili dopo la presentazione della linea del tempo per la comparsa dei viventi (seconda lezione cosmica montessoriana), pronte per il download e la stampa.
Le stelle marine sono tra gli organismi acquatici più conosciuti. Il loro aspetto così caratteristico, la loro simmetria, il numero e la disposizione dei loro organi sono legati in modo indissolubile al numero cinque, come del resto avviene in tutti gli echinodermi.
Il rispetto di questa regola ha avuto come conseguenza la trasformazione di certi esemplari in perfetti pentagoni, e spiega come mai le più comune stelle marine abbiano cinque braccia o almeno cinque punte. Ma ogni regola ha le sue eccezioni, e così, viaggiando di stella in stella, è possibile imbattersi in specie con quattro braccia (come la Culcita tetragona) o dodici , come la stella sole europea. Altre ne posseggono 15, 20, 25, fino ad arrivare alle 45 e più della stella antartica (Labidiaster annalatus); inoltre esistono stelle marine che si presentano con un numero di braccia diverso da esemplare ad esemplare, come avviene per la stella rossa del Mediterraneo (Echinaster sepositus) che può avere da cinque a sette braccia.
Nelle stelle marine non è possibile distinguere una destra e una sinistra, ma è possibile riconoscere un lato ventrale e un lato dorsale, che vengono chiamati lato orale e lato aborale. Lungo le braccia, in posizione ventrale, troviamo infiniti pedicelli simili a ventose che permettono alle stelle marine di camminare e di aprire i molluschi bivalvi di cui si nutre. Un numero così elevato di pedicelli sembrerebbe poco adatto a movimenti rapidi, e infatti la maggior parte delle stelle marine ha abitudini sedentarie: alcune si muovono di non più di dieci metri in un anno, ma ci sono anche specie che raggiungono l’incredibile velocità di due metri al minuto.
Sempre dal lato ventrale, al centro del disco da cui si dipartono le braccia si trova la bocca: una stretta fessura da cui al momento del pasto viene estroflesso lo stomaco.
Il lato rivolto verso l’alto appare più uniforme, anche se sotto la sottile epidermide sono spesso visibili le placche calcaree che formano lo scheletro delle stelle marine (asteroidei). Questo scheletro è molto flessibile, perchè i tessuti che lo circondano possono essere contratti e rilasciati. Questo sistema è molto vantaggioso per le stelle marine perchè da un lato possono irrigidirsi in caso di necessità o di pericolo, e dall’altro possono deformare ed adattare il loro corpo alle irregolarità del terreno e rivoltarsi quando si rovesciano accidentalmente. Questo genere di incidente è molto comune tra le stelle marine, e sono frequenti anche le cadute: basta un’onda un po’ più impetuosa per perdere l’appiglio e ritrovarsi “a pancia in su”.
Le diverse specie hanno messo a punto tecniche diverse per rimettersi in posizione. Alcune piegano tutte le braccia verso l’altro, assumendo l’aspetto di un tulipano; in questo modo riescono a spostare il baricentro di quel tanto che serve a perdere l’equilibrio e portare una o più braccia vicino al fondale: i pedicelli allora fanno presa sul terreno e l’animale passo a passo riprende la sua posizione normale. Altre specie usano la tecnica del “tulipano rovesciato”, cioè si sollevano sulle punte delle braccia per poi ricadere su un fianco e quindi compiere le manovre spiegate prima. Ci sono anche stelle in grado di ruotare le braccia di 180 gradi, in modo da riportare i pedicelli a contatto col terreno; una volta che si sono assicurate l’appoggio di almeno due braccia, queste stelle scivolano sotto se stesse fino a girarsi completamente. Alcune stelle impiegano per rigirarsi meno di un minuto, mentre altre possono aver bisogno di parecchie ore per riacquistare la loro posizione normale.
Ogni braccio della stella marina non è soltanto un organo locomotore, ma anche un efficiente organo di senso, capace di riconoscere il cibo al tatto e di captare la più sottile traccia odorosa lasciata da una preda. E più braccia ci sono, maggiore è la superficie che può essere esplorata.
Alimenti preferiti delle stelle marine sono i molluschi bivalvi, come mitili, telline, vongole, ecc…, con una predilezione per le ostriche. Gli allevatori di ostriche, per i quali gli asteroidei sono da sempre un vero flagello, erano convinti che le stelle marine avessero la diabolica capacità di sorprendere i loro pregiati molluschi e di essere addirittura capaci di ipnotizzarli, ma questo è impossibile perchè anche se è vero che le stelle marine hanno degli occhi molto rudimentali posti sulla punta delle braccia, che si presentano come macchioline di colore rosso vivo, le ostriche sono completamente cieche.
In realtà le stelle marine si procurano il pasto ricorrendo ad una tecnica molto faticosa e per nulla misteriosa. Una volta individuata la preda, la stella la avvolge con le sue braccia facendo aderire i pedicelli alle valve chiuse, che cominciano ad essere sottoposte ad una forza di trazione che raggiunge anche i 4 chili. Con questa tecnica una comune stella rossa riesce ad aprire e mangiare una vongola in poco meno di 30 minuti; il termine “aprire” però non è del tutto esatto: alla stella infatti non serve divaricare di molto le valve del mollusco, ma bastano pochi millimetri perchè il suo stomaco estroflesso venga fatto scivolare all’interno della conchiglia e cominci a digerire la saporita polpa del mollusco.
Il processo di digestione richiede otto ore, ma alcune specie hanno una digestione che può durare anche quindici giorni.
Ci sono anche stelle marine che si accontentano di succhiare i polipi dei coralli o di filtrare il plancton, ed altre ancora che inghiottono il cibo con la bocca: alcune sono in grado di mangiare i ricci di mare interi senza preoccuparsi delle spine, e in alcuni casi la preda ingerita intera forma una protuberanza visibile attraverso l’epidermide, e può anche succedere che qualche pasto possa risultare fatale alla stella, che finisce con l’essere perforata da cibi troppo appuntiti.
Nomenclature Montessori – Nel metodo Montessori possiamo chiamare “presentazioni” quei semplici procedimenti che si utilizzano per illustrare l’uso di un dato materiale (ad esempio la torre rosa, le spolette dei colori, ecc..) al bambino. Per “lezione” intendiamo invece un altro tipo di intervento, volto a determinare meglio le idee del bambino insegnando una esatta nomenclatura.
Col termine “lezione”, però, non intendiamo quello che si intende comunemente: nel metodo Montessori la “lezione” non ha lo scopo di illustrare verbalmente un concetto affinchè esso venga assimilato dal bambino. I concetti, col metodo Montessori, vengono interiorizzati spontaneamente e per proprio sforzo attraverso l’uso dei materiali, perciò la “lezione” ha solo il compito di far conoscere il nome relativo ad ogni dettaglio delle conoscenze acquisite, la corretta nomenclatura, appunto.
Le “lezioni”, le nomenclature, hanno un carattere del tutto particolare:
– sono estremamente brevi ed hanno tanto più valore quante più parole possono risparmiare;
– sono semplici, perché sono limitate al dare una parola esatta a un oggetto reale e presente;
– sono obiettive, cioè si rivolgono come raggi di un riflettore sull’oggetto da illustrare, facendo risaltare esso solo.
I tre principi che guidano la “lezione” insomma, sono concisione, chiarezza e obiettività.
Non si punta in alcun modo ad attirare l’attenzione del bambino sulla persona che insegna, ma esclusivamente sull’oggetto, sull’ambiente. La lezione è un richiamo verso l’ambiente, come sono richiami verso l’ambiente i materiali di apprendimento.
Il Seguin, nel suo metodo per l’educazione dei bambini con bisogni speciali, aveva usato per far apprendere loro il nome delle cose, un procedimento psicologico che nella pratica è assai efficace anche coi bambini piccoli; nel metodo Montessori chiamiamo questo metodo LEZIONE IN TRE TEMPI.
NOMENCLATURE MONTESSORI – DARE ALL’OGGETTO IL SUO NOME
PRIMO TEMPO – Supponiamo di voler insegnare i nomi dei colori. Per prima cosa cercheremo di attirare l’attenzione del bambino sull’oggetto. Ad esempio diremo “Angelo, guarda…”, e mostrando un oggetto rosso diremo “Questo è ROSSO” , pronunciando la parola “rosso” a voce più alta delle altre, lentamente e con chiarezza. Poi mostreremo un altro colore, dicendo ad esempio “Questo è VERDE”. Quindi ripeteremo più volte i nomi dei colori, indicando sempre al bambino l’oggetto corrispondente: “Rosso! Rosso! Rosso!” “Verde! Verde! Verde!”. Il primo tempo deve consistere semplicemente nel provocare l’associazione del nome con l’oggetto, o con l’idea astratta che il nome rappresenta.
SECONDO TEMPO – Verifichiamo che il bambino sia ora in grado di riconosce il nome di ogni oggetto. Per farlo, ad esempio, potremo dire al bambino: “Dammi il rosso!”, “Dammi il turchino!”. Se la prova riesce, potremo continuare giocosamente a chiedere oggetti su oggetti; chiedendo al bambino due e più volte si seguito lo stesso oggetto e poi cambiando a sorpresa, il bambino si divertirà e nello stesso tempo le parole si fisseranno stabilmente nella sua memoria. Questo genere di esercizi può sembrare superfluo per parole così comuni e conosciute come i nomi dei colori, ma quando si tratterà di insegnare parole non d’uso comune come “trapezio”, “pentagono”, ecc…, il secondo tempo della lezione Montessorì dà l’opportunità di ripetere molte volte le parole che si vogliono far memorizzare al bambino. L’insegnante deve sempre verificare che la sua lezione abbia raggiunto l’obiettivo previsto. Lo scopo del secondo tempo della lezione sarà quello di assicurarsi che il nome è, nella mente del bambino, associato all’oggetto. Lasciando passare un breve periodo di silenzio tra primo tempo e verifica, si chiederà al bambino, pronunciando lentamente e in modo molto chiaro il nome o l’aggettivo che abbiamo insegnato: “Qual è verde, qual è rosso?”. Il bambino punterà l’oggetto con il dito, e l’insegnante saprà se ha fatto l’associazione desiderata. Se non l’ha fatta non lo deve correggere, ma deve sospendere la sua lezione, per poi riprenderla di nuovo un altro giorno. In effetti, se il bambino non è riuscito significa che non era in quel momento pronto per l’associazione e dobbiamo quindi scegliere un altro momento. Se gli si dicesse: “No, hai fatto un errore”, tutte queste parole, che essendo una forma di rimprovero hanno maggior forza delle parole “verde” e “rosso”, rimarrebbero nella mente del bambino ritardando l’apprendimento dei nomi. Al contrario, il silenzio che segue l’errore lascia il campo libero, e la lezione successiva potrà avere successo.
TERZO TEMPO – Alla fine del processo, resterà da verificare che il bambino abbia imparato il nome dell’oggetto. Infatti si può “riconoscere” una parola, ma senza ancora essere in grado di pronunciarla volontariamente. Se il bambino non ha commesso alcun errore, l’insegnante può provocare l’attività motoria corrispondente all’idea dell’oggetto cioè, nel nostro esempio, la pronuncia del nome.Chiederemo dunque al bambino, mostrando uno degli oggetti: “Com’è questo?”, e se il bambino risponderà giustamente: “Rosso!”, “Verde!” ecc…, potremo considerare la lezione conclusa con successo.
La LEZIONE IN TRE TEMPI ha carattere strettamente individuale, e secondo Maria Montessori dovrebbe avere la forma di una conversazione intima tra il maestro e il bambino.
La lezione in tre tempi per la nomenclatura degli oggetti verrà tenuta ogni volta che il bambino, facendo esperienza coi materiali e con l’ambiente, avrà riconosciuto oggetti e differenze di qualità tra gli oggetti. Ogni volta che avverrà, si potrà intervenire per fissare l’idea alla parola corrispondente.
Ad esempio, dopo che un bambino ha giocato a lungo con la TORRE ROSA, potremo avvicinarci a lui, prendere il cubo più piccolo ed il più grande della torre, e mostrandoglieli potremo dire: “Questo è grande”; “Questo è piccolo”; poi pronunciare le due parole “grande” e “piccolo” più volte di seguito; infine potremo chiedere “Dammi il grande“, “Dammi il piccolo”. Infine indicheremo alternativamente gli oggetti chiedendo: “Com’è questo?”. E il bambino risponderà: “Grande” “Piccolo”. Ora non resterà che creare occasioni perchè il bambino abbia la possibilità di ripetere molte volte le parole apprese, per arrivare ad una pronuncia chiara ed accurata.
Proseguendo nell’esempio, chiameremo col bambino “grandi” e “piccoli” oggetti che differiscono soltanto per dimensione, mantenendo forma identica (ad esempio i cubi della torre rosa, appunto). Chiameremo invece “grossi” e “sottili oggetti che hanno stessa lunghezza ma diversa sezione trasversale, come ad esempio avviene con la SCALA MARRONE:
1° tempo – Nomenclatura: “Questo è grosso”, “Questo è sottile”.
2° tempo – Riconoscimento: “Dammi il grosso”, “Dammi il sottile”.
3° tempo – Pronuncia della parola: “Com’è questo?”
Dopo queste lezioni, potremo spargere i pezzi della scala marrone sul tappeto, e chiedere ad esempio al bambino: “Dammi il più grosso di tutti”, mettere l’oggetto selezionato fuori dal tappeto e chiedere ancora di cercare il pezzo più grosso tra quelli rimasti sul tappeto, e così via.
Con le aste della lunghezza diremo che gli oggetti sono “lungo” e “corto”, con i cilindri degli incastri solidi diremo che gli oggetti sono “alto” e “basso”; oppure “largo” e “stretto”.
Sul tema dinosauri ho preparato queste carte delle nomenclature che includono le carte illustrate, i cartellini dei nomi, le carte con immagine e nome del dinosauro, e anche delle schede illustrate abbinate a schede con testo descrittivo.
Altro materiale didattico sull’argomento dinosauri si trova qui: DINOSAURI
Metodo Montessori: schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche – CI. Esistono molte possibilità per favorire gli esercizi di autodettatura, una volta che il bambino è avviato alla scrittura ed alla lettura; una di queste possibilità può essere quella di preparargli delle schede illustrate (nomenclature Montessori), che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature Montessori, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
In questa serie di schede propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: dopo le nomenclature Montessori per le consonanti doppie
passiamo alle parole che contengono CI (ci, cia, cie, cio, ciu).
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “ci”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate, e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto. Può essere utile per preparare altri esercizi, comporre frasi, dettati, ecc…
parole di 3 lettere: ciò, cip
parole di 4 lettere: Ciad, ciao, Cile, cime, Cina, cioè, Ciro, noci
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: dopo le consonanti doppie, passiamo al suono CHI.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “chi”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Parole di 5 lettere: buchi, cachi, chilo, chimo, china, duchi, pochi.
Parole di 6 lettere: banchi, chiave, chiesa, chiodo, chioma, chiosa, chissà, chiuso, occhio, schiva, fuochi, cuochi, giochi.
Igiene orale: il dente non è un unico blocco, ma un sistema composto da tante parti. E’ forte ed efficiente, ma al tempo stesso delicato.
Per creare un modello semplificato di dente possiamo utilizzare la pasta da modellare.
Cosa serve:
play dough rosso, bianco, giallo, arancio o rosa
un filo di lana o cotone
una superficie di cartone spesso o plastica
uno schema della struttura del dente.
Cosa fare:
Dopo aver studiato la struttura dei denti, possiamo fissare le conoscenze attraverso la realizzazione del modello. Il consiglio è di cominciare dalla dentina:
inserire nella dentina la polpa:
aggiungere la gengiva e il filo che rappresenta nervi e vasi sanguigni:
e infine lo smalto.
Una volta asciutto, il modello può servire per abbinare alle varie parti i cartellini della nomenclatura. I miei sono questi:
i bambini che già da molto piccoli hanno imparato a lavarsi i denti, presto desidereranno ricevere informazioni sui loro denti, sapere come si chiamano, come sono fatti, ecc… Per questo è importante predisporre per lui molte attività sul tema.
Imparare l’anatomia e la fisiologia dei denti aiuterà i bambini a lavarsi i denti ancora meglio, con maggior consapevolezza, e le prime informazioni possono essere date a partire dalla scuola d’infanzia.
Nella scuola primaria è poi importante riprendere ed approfondire coi bambini tutti i temi affrontati quando erano più piccoli, arricchendo le nozioni di anatomia e fisiologia di contenuti scientifici appropriati all’età.
Conoscere aumenta la motivazione e favorisce l’indipendenza e l’autonomia.
Il dente non è un unico blocco, ma un sistema composto da tante parti. E’ forte ed efficiente, ma al tempo stesso delicato.
Per creare un modello semplificato di dente possiamo utilizzare la pasta da modellare, come illustrato qui,
Igiene orale: schede delle nomenclature Montessori in tre parti, sulla struttura del dente.
A corredo del progetto di insegnamento della corretta igiene orale ai bambini, ho preparato queste carte delle nomenclature in tre parti (illustrate con parola, solo illustrazione e solo parola) sulla struttura del dente.
i bambini che già da molto piccoli hanno imparato a lavarsi i denti, presto desidereranno ricevere informazioni sui loro denti, sapere come si chiamano, come sono fatti, ecc… Per questo è importante predisporre per lui molte attività sul tema.
Imparare l’anatomia e la fisiologia dei denti aiuterà i bambini a lavarsi i denti ancora meglio, con maggior consapevolezza, e le prime informazioni possono essere date a partire dalla scuola d’infanzia.
Nella scuola primaria è poi importante riprendere ed approfondire coi bambini tutti i temi affrontati quando erano più piccoli, arricchendo le nozioni di anatomia e fisiologia di contenuti scientifici appropriati all’età.
Conoscere aumenta la motivazione a lavarsi bene i denti e favorisce l’indipendenza e l’autonomia.
Carte delle nomenclature per parole con consonanti doppie – Metodo Montessori. Come già detto per le carte delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le carte delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: cominciamo con le consonanti doppie.
Carte delle nomenclature per parole con consonanti doppie – Metodo Montessori
Questo è una selezione di parole italiane che presentano consonanti doppie, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
anno asso asse inno osso otto
babbo bacca baffo basso becco beffa birra bocca bocce bolle botte botto bucce buffo burrocanne carro cappa cassa ceppo colla collo coppa cotto cozzedonna facce farro fatto fetta fibbia fisso fitto fossogallo gatto gemma gobbo goccegomma legge lesso letto lutto mammamappa massa masso matto mazze messa mezzo mosso mozzo muffanottenozzeocchiopacco palla panna panno pappa passo pazzo penna pezza pinna Pippo pizzapizzo pollo porri pozza pozzo Puffo raggi razzo ressa retto ritto rocce rosso rotto sacco sassi secco sella senno serra sette sonno succotacco tappo tassa tatto tazza terra tetto tocco tonno toppa torre tosse tuffo vacca valle villa zappa zoppo zuccazuppa
Schede per il riconoscimento delle erbe del prato – Ho realizzato tempo fa queste schede illustrate per il riconoscimento delle erbe selvatiche più comuni per una seconda classe, dopo aver lavorato coi dettati ortografici sulle erbe del prato,
avviando anche le prime raccolte di erbe per la produzione di un erbario di classe.
Il livello di approfondimento è adeguato all’età. I nomi latini sono importanti, accanto al nome volgare, per ricercare ulteriori informazioni relative a quella specifica erba; non se ne richiede certo la memorizzazione :-)… e lo stesso vale per la classificazione botanica.
Istruzioni: ogni foglio contiene la scheda fronte-retro di due erbe del prato. Ritagliate dunque due strisce orizzontali da ogni foglio, e ripiegatele lungo la linea verticale al centro. La scheda può essere plastificata così a doppio, oppure l’interno può essere utilizzato per conservare i campioni di erbe raccolte e per le annotazioni.
Per un lavoro più approfondito le risorse migliori che ho trovato nel web, tutte gratuite, sono queste:
Cesto dei solidi geometrici Montessori: presentazioni ed esercizi per bambini del nido e della scuola d’infanzia. Il materiale fotografato per queste presentazioni è di Montessori 3D di Boboto.
Con la cesta dei solidi geometrici si introducono nuovi vocaboli, incoraggiando al contempo l’esplorazione tattile e l’esperienza pratica.
Il cesto comprende dieci forme:
– cubo: ogni lato misura 6 cm
– sfera: diametro di 6 cm
– cono: il diametro della base è 6 cm e l’altezza 10 cm
– cilindro: il diametro della base è 6 cm e l’altezza 10 cm
– parallelepipedo (prisma a base rettangolare) i lati misurano cm 10 e cm 6
– prisma a base triangolare: i lati delle basi misurano 6 cm e le altezze 10 cm
– ovoidale: asse maggiore 10 cm e minore 6 cm
– ellissoide: asse maggiore 10 cm e minore 6 cm
– piramide a base quadrata: i lati della base misurano cm 6 e l’altezza è 10 cm
– piramide a base triangolare: i lati della base misurano cm 6 e l’altezza è 10 cm.
Coi bambini più piccoli si possono tra queste selezionare sette solidi soltanto: cubo, cilindro, prisma a base triangolare, prisma a base rettangolare, piramide a base quadrata, piramide a base triangolare e cono.
“Il grande piacere che i bambini provano nel riconoscimento degli oggetti per mezzo del tocco della loro forma, corrisponde per sé stesso ad un esercizio sensoriale.
Molti psicologi hanno parlato del senso stereognostico, cioè della capacità di riconoscere forme per il movimento dei muscoli della mano, che segue i contorni degli oggetti solidi. Questo senso non consiste nel solo senso del tocco, perché la sensazione tattile è soltanto quella per la quale noi percepiamo differenze in qualità di superfici (ruvido o liscio).
Le percezioni di forma vengono dalla combinazione di due sensazioni, tattile e muscolare, cioè da sensazioni di movimento… quello che noi chiamiamo nei ciechi senso tattile, è in realtà, molto spesso, il senso stereognostico; cioè, essi percepiscono per mezzo delle loro mani le forme dei corpi.
E’ la speciale sensibilità muscolare del bambino da tre a sei anni di età, quella che forma la sua propria attività muscolare, che stimola in lui l’uso del senso stereognostico. Quando il bambino spontaneamente si benda gli occhi per riconoscere i diversi oggetti, come gli incastri solidi e piani, egli esercita questo senso. Vi sono molti esercizi che il bambino può fare ad occhi chiusi.
Nel materiale di sviluppo vi sono anche solidi geometrici dipinti in turchino chiaro.
La maniera più divertente per insegnare al bambino a riconoscere queste forme, è di fargliele palpare ad occhi chiusi, invitandolo a indovinare il loro nome: questo sarà insegnato con apposite lezioni in tre tempi. Dopo un esercizio di tal genere il bambino, quando ha gli occhi aperti, osserva le forme con un interesse più vivo.
Un’altra maniera di interessarlo ai solidi geometrici, è di farli muovere. La sfera rotola in tutte le direzioni; il cilindro rotola in una sola direzione; il cono rotola intorno a se stesso; il prisma e la piramide, in qualunque maniera, poggiano stabilmente ma il prisma cade più facilmente che non la piramide.
Basterà un accenno per far rilevare delle analogie nell’ambiente. Come l’analogia del cilindro con una colonna, della sfera colla testa umana, ecc., e si resterà stupiti della capacità che hanno i bambini nel trovare da sé simili analogie”.
Maria Montessori – Manuale di pedagogia scientifica.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 1 – lezione in tre tempi per imparare i nomi dei solidi geometrici
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio (con i bambini più piccoli meglio usare 7 solidi e non 10)
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