La psicogrammatica Montessori, ovvero filosofia della grammatica, rappresenta un notevole aiuto per orientarsi nei vari ambiti linguistici.
Nella lingua italiana ci sono nove simboli per le varie parti del discorso, e grazie alla loro forma stabiliscono un legame tra lingua e matematica.


http://www.bruinsmontessori.com/items.php?catid=4
E’ interessante vedere che, come in matematica per l’uno e lo zero, la dualità emerge di nuovo sotto forma di nome e di verbo, colonne portanti del mondo della lingua.

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Maria Montessori associò al nome la forma della piramide, da cui è tratto il simbolo: il triangolo nero.
La piramide è solida, stabile: costruzione molto antica, simboleggia anche il fatto che, probabilmente, i sostantivi vennero usati per primi dagli esseri umani, per capirsi fra loro.
Il nero rappresenta la materia e il triangolo la staticità, elemento paragonabile all’unità.

Al verbo si collega l’immagine di una sfera rossa e di qui il simbolo di un cerchio rosso.
Il rosso simboleggia l’energia, e la sfera e quindi il cerchio significano movimento e dinamicità, paragonabili allo zero.

Tra nome e verbo troviamo le altre sette parti del discorso, i cui simboli rendono chiara una relazione ulteriore o con il verbo, o con il sostantivo.
L’intera parentela tra le parti del discorso è legata a questa coppia. Il significato psicologico e filosofico di questo approccio alla grammatica diventa particolarmente chiaro nel racconto che segue, inventato da Maria Montessori e raccontato dal figlio Mario durante un convegno a Francoforte nel 1954, per spiegare ai bambini la funzione delle parole.
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La favola delle parti del discorso

photo credit: http://www.montessorica.com/favorite.htm
(Narratore) C’era una volta un principe molto potente che governava un paese molto speciale: il paese delle parti del discorso (nome, un triangolo nero).

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