Il linguaggio orale nella scuola primaria costituisce gran parte del lavoro. Come nella scuola d’infanzia, l’ambiente deve consentire ai bambini di condividere i propri pensieri e le proprie idee. Il linguaggio orale, a questo livello, svolge un grande compito: libera l’intelletto e consente la condivisione dei pensieri.
Sappiamo che, nella scuola d’infanzia, il bambino fa un grande lavoro sul linguaggio orale, per perfezionarlo sempre più come strumento dell’espressione di sé. Fatto questo, porterà questa esperienza nella scuola primaria.
Nella scuola primaria ci sono molte aree in cui il linguaggio orale, e non il linguaggio scritto, ha un ruolo fondamentale.
Quello che contraddistingue il linguaggio orale è che richiede la capacità di esprimersi chiaramente in tempo reale, sul momento, senza lunghi tempi di riflessioni, come avviene invece col linguaggio scritto. Prima di scrivere qualcosa, possiamo prenderci molto tempo per pensare alle parole che intendiamo usare, o dopo aver fatto la prima stesura, possiamo tornare indietro, rileggere, correggere, se ci accorgiamo che quello che abbiamo scritto non esprime esattamente ciò che volevamo dire. Col linguaggio orale questo non è possibile, e per questo possono insorgere malintesi, incomprensioni, confusione.
Secondo Maria Montessori l’aula scolastica deve somigliare più a un salotto che non agli ambienti scolastici cui siamo abituati, con file di banchi e sedie tutte uguali. L’aula non deve essere un ambiente di silenzio rotto soltanto dalla voce dell’adulto.
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