Dinosauri – materiale didattico
L’EPOCA DEI DINOSAURI
L’epoca dei dinosauri corrisponde al periodo di tempo chiamato dai geologi ERA MESOZOICA, da 248 a 65 milioni di anni fa. L’era Mesozoica si divide a sua volta in tre periodi:
– PERIODO TRIASSICO: 248 – 208 milioni di anni fa. Sono comparsi i primi dinosauri.
– PERIODO GIURASSICO: 208 – 144 milioni di anni fa. I dinosauri hanno raggiunto le loro massime dimensioni.
– PERIODO CRETACEO: 144 – 65 milioni di anni fa. Il popolo dei dinosauri ha raggiunto la massima varietà.
Nell’era MESOZOICA le masse terrestri si sono gradualmente spostate a causa di un processo che noi oggi chiamiamo “deriva dei continenti”:
– nel TRIASSICO tutti gli attuali continenti erano uniti per formarne uno solo, chiamato PANGEA;
– nel GIURASSICO il supercontinente Pangea si è diviso in due parti: LAURASIA a Nord e GONDWANA a sud;
– nel CRETACEO Laurasia e Gondwana si sono a loro volta suddivise, dando luogo ai continenti così come li conosciamo oggi.

L’ESTINZIONE
I dinosauri hanno dominato il mondo per 160 milioni di anni, più a lungo di qualsiasi altro gruppo animale. 65 milioni di anni fa si sono estinti, cioè sono morti tutti, e molti altri rettili preistorici acquatici e volanti sono scomparsi insieme ai dinosauri. Questa “estinzione di massa” ha coinvolto anche altri animali e piante.
Una possibile spiegazione potrebbe essere fornita da qualche nuovo tipo di malattia, diffusasi per terra e per mare.
L’estinzione di massa può essere attribuita a una serie di disastrose eruzioni vulcaniche, che avrebbero sparso su tutta la Terra le proprie ceneri velenose.
Un’altra spiegazione per l’estinzione di massa fa riferimento a un possibile cambiamento climatico: un riscaldamento globale che potrebbe essere durato secoli, o anche più.
Una teoria ben nota vuole che l’estinzione di massa sia stata dovuta a un meteorite precipitato dallo spazio sulla Terra. Un meteorite gigante, del diametro di circa 10 km, avrebbe scatenato terremoti ed eruzioni vulcaniche, oscurando il cielo di polvere. Il cielo oscurato dalla polvere, per un anno o più, avrebbe portato alla morte di gran parte delle piante, dunque degli animali erbivori e infine dei carnivori.
Rimane un enigma irrisolto: perchè altri rettili, come i coccodrilli, le lucertole, le tartarughe, sono sopravvissuti?
STUDIARE I DINOSAURI
La maggior parte delle informazioni che abbiamo sui dinosauri ci vengono dai loro fossili.
I fossili sono quel che resta di organismi viventi trasformati, nel corso di milioni di anni, in solida roccia. Non solo i dinosauri, ma molti altri esseri preistorici hanno lasciato per noi i propri resti fossili: mammiferi, uccelli, lucertole, pesci, insetti, e anche piante di vario genere. La carne, le interiora e le altre parti molli di un dinosauro morto venivano di solito mangiate rapidamente da altri animali, oppure andavano in decomposizione, perciò molto raramente ne troviamo tra i fossili. La sabbia e il fango che circondavano i resti di un animale o di una pianta venivano nel corso del tempo sottoposti a una grande pressione, cementandosi in un’unica massa rocciosa. Come il sedimento (cioè la sabbia o il fango) anche i resti animali e vegetali si sono poi trasformati in pietra. La fossilizzazione è un processo estremamente lungo e soggetto a ogni tipo di imprevisto.
Solo una minima parte degli esseri viventi ci è giunta sotto forma fossile. Dato il modo in cui i fossili si sono formati, la maggior parte di essi si trova nei pressi dei corsi d’acqua.
La maggior parte dei dinosauri deve essere ricostruita da resti fossili che si limitano alle parti più dure del corpo: denti, corna, artigli. Nella ricostruzione ci si aiuta spesso guardando alle caratteristiche di altri dinosauri simili, e cercando così di immaginare la forma delle parti mancanti: denti, ma anche code, arti, e perfino la testa. Per quel che riguarda le parti molli, ci si aiuta osservando le caratteristiche di rettili simili tra quelli viventi oggi, specialmente lucertole e coccodrilli. Si cerca di immaginare la struttura dei muscoli e degli organi interni.
Molto raramente il corpo del dinosauro si è rapidamente disseccato e ce ne sono giunti alcuni resti mummificati e fossili. Uno dei più noti dinosauri che ci sia giunto parzialmente mummificato è Sue, un esemplare di Tyrannosaurus trovato negli USA nel 1990: il Tyrannosaurus più grande e soprattutto meglio conservato che sia mai stato trovato. Sue era una femmina e il suo nome deriva da quello della sua scopritrice: Susan Hendrickson.

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Sues_skeleton.jpg
Di recente sono stati scoperti in Italia due dinosauri fossili di estrema importanza; questo è Antonio:

http://freeforumzone.leonardo.it/
trovato nel Villaggio dei Pescatori a Trieste. È un “Tethysadros insularis”, specie vegetariana di medie dimensioni. Viveva 70 milioni di anni fa fra l’Africa e l’Europa.
E questo è Ciro:

http://diamante.uniroma3.it/hipparcos/pietraroja.htm
ritrovato nel 1980 a Pietraroja (Benevento), è conosciuto in tutto il mondo per l’eccezionale conservazione degli organi interni: l’intestino contenente i resti dell’ultimo pasto, il fegato, la trachea, gli occhi, persino fasci di fibre muscolari. Ciro è il primo dinosauro al mondo a poter essere stato sottoposto ad una vera e propria autopsia. Probabilmente lo scheletro apparteneva ad un cucciolo trascinato in acqua durante un’alluvione e morto annegato 113 milioni di anni fa. Da adulto avrebbe raggiunto la lunghezza di almeno due metri per un metro e mezzo di altezza ed il peso di circa 20 kg; si pensa fosse affine al più famoso Velociraptor.
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