Dettati ortografici sugli ANIMALI – Una raccolta di dettati ortografici e letture per la scuola primaria sugli animali: i mammiferi, i ruminanti, i mammiferi marini, ecc..
Dettati ortografici sugli ANIMALI – Mammiferi
Si chiamano mammiferi gli animali vertebrati che da piccoli si nutrono con il latte materno. Il loro corpo è generalmente ricoperto di peli, il loro sangue è rosso e caldo; respirano con i polmoni. La grande classe dei mammiferi comprende animali che vivono sulla terra, nell”aria e nell’acqua. Sono mammiferi i cani, i gatti, i topi, i cavalli, i buoi, le mucche, le pecore, le capre, i maiali, le volpi, i lupi, i leoni, le tigri, i leopardi, gli elefanti, le zebre, le giraffe, i conigli, le lepri, i canguri, gli scoiattoli, le scimmie, le balene, i delfini, i pipistrelli e tanti altri animali.
I ruminanti
Gli animali ruminanti hanno uno stomaco diviso in quattro sacche che si chiamano rumine, reticolo, omaso ed abomaso. L’erba, inghiottita senza essere stata masticata, va dapprima nel rumine, poi, quando l’animale è in riposo, il reticolo la rimanda in bocca; da qui, dopo che i denti l’hanno ben masticata, l’erba scende nell’omaso e nell’abomaso, dove è digerita. Oltre ai bovini, sono animali ruminanti: la pecora, la capra, il bisonte, il cammello, il dromedario, il cervo, il camoscio, lo stambecco, il caribù, la renna, l’antilope, e tanti altri.
I pipistrelli
I pipistrelli sono gli unici mammiferi capaci di compiere un volo vero e proprio, in tutto simile a quello degli uccelli. La mamma pipistrello è solitamente premurosa verso i piccoli. Alla nascita, il piccolo pipistrello è nudo e cieco. La mamma lo lecca e lo attacca al suo pelame, ove egli rimarrà per parecchi giorni succhiando, di tanto in tanto, il latte materno. La mamma intanto vola e caccia normalmente col figlio attaccato al petto. Quando il piccolo, dopo alcune settimane, si è un poco ingrossato, la madre gli dà le prime lezioni di volo e di nuoto e, soprattutto, lezioni per la cattura degli insetti. Il pipistrello vive da 5 a 10 anni, e talvolta fino a 20.
Mammiferi marini
La balena è il più grosso dei mammiferi. Vive nei mari polari, ove è cacciata per la carne, il grasso e i fanoni. Il delfino è un cetaceo molto comune nei mari temperati: è mammifero e carnivoro. La foca è un mammifero marino delle zone glaciali. Si ciba di pesci. Il tricheco è un mammifero che vive nei mari freddi.
Il pipistrello (lettura)
Attirati dalla dolce temperatura delle ora crepuscolari, folle di insetti lasciano il loro ritiro e vengono a librarsi, a volteggiare, a cacciare nel cielo. Ora di canti, di musiche d’ali, di cacce, e di morte. Già, di morte. Uno svolazzare d’ali nere guizza improvviso nel cielo; va, viene, sale, discende, appare, scompare, e intanto afferra, trita, inghiotte. L’orco, il terribile orco nero, è giunto e tutto divora. Nel suo volo tortuoso afferra in aria un insetto, un altro e un’altro ancora. Gli piacciono tutti: scarafaggi a elitre dure, zanzare magre, farfalle grassocce, falene, bombi, tignole; in una parola, ama divorare i devastatori della vigna, degli alberi da frutto, delle stoffe di lana. Chi potrebbe dire il numero degli insetti che il pipistrello, perchè lui è l’orco, distrugge? Finchè lo permettono le luci morenti della sera, l’ardente cacciatore continua la sua opera di sterminio. Poi, sazio, torna dai suoi amici nelle vecchie torri, nelle grotte, nelle cave abbandonate, dove, riunito a grappoli, attende il giorno seguente.
Malgrado il volo, il pipistrello non ha niente in comune con gli uccelli; e non è neppure un topo. E’ un insettivoro (più propriamente un chirottero), provvisto di ali. Il suo corpo è difeso dal freddo da una pelliccia, e un paio di ali nude, perfettamente adatte al volo, gli danno la facoltà di innalzarsi nel cielo.
Queste ali sono il tratto più sorprendente del pipistrello. Esse sono le zampe anteriori trasformate in strumenti di volo. Salvo leggerissime differenze, esse riproducono, pezzo per pezzo, l’ossatura del braccio dell’uomo. Vi si trova tutto, persino le piccole ossa del polso e delle dita. Quattro delle cinque ossa che compongono il nostro palmo della mano si allungano oltre misura, come pure le dita corrispondenti, e formano quattro raggi fra i quali è tesa la membrana dell’ala. Delle cinque dita una sola, il pollice, resta libera. Questo pollice è armato di un’unghia adunca di cui l’animale si serve per aggrapparsi e camminare. Le altre quattro dita si allungano per servire d’appoggio alla membrana dell’ala, una ripiegatura della pelle che parte dalla spalla, si stende tra le quattro dita della mano e va a raggiungere le zampe posteriori. Per essere sempre pronto a volare il pipistrello riposa e dorme aggrappato alla volta del suo rifugio con la testa all’ingiù. Al minimo allarme la zampa lascia la presa, le ali si distendono e l’animale prende il volo.
La durata della caccia è di una, due ore. Il resto delle ventiquattro ore è passato in riposo, nella tranquillità di qualche grotta. L’animale non farà dunque che un pasto in questo spazio di tempo? E nelle sere in cui la caccia è impossibile? Il cielo è troppo oscuro, tira vento, piove, gli insetti si nascondono: digiuna allora il pipistrello? No, esso fa delle provviste di cibo, provviste che ammassa in fretta, nella bocca, senza interrompere un momento la caccia di così breve durata. A tale scopo sono indispensabili delle tasche, tasche ben profonde, in cui il cacciatore ammucchi la sua selvaggina man mano che la afferra. Le guance hanno appunto questo scopo; possono distendersi a volontà, gonfiarsi, arrotolarsi in borsette dove si accatastano gli insetti uccisi con una dentata. A queste tasche di riserva si dà il nome di “borse”. Quando il pipistrello rientra nel rifugio ha le borse rigonfie. Può attendere così parecchi giorni, se occorre, senza timore di soffrire la fame. Appeso al soffitto, rosicchierà, nelle ore di appetito, la riserva giudiziosamente messa da parte.
La balenottera azzurra
E’ il più grosso animale vivente. Può raggiungere circa 35 metri di lunghezza e 1500 quintali di peso.
Alcune misure: larghezza della coda: 7 metri; lunghezza di una pinna: 5 metri; peso del grasso: 300 quintali; peso dei muscoli: 600 quintali; peso delle ossa: 250 quintali; peso della lingua: 30 quintali; peso del fegato: 6 quintali; peso dello stomaco: 5 quintali; peso di una vertebra: 2,5 quintali; peso del cuore: 4,3 quintali.
La bocca è enorme, ma l’apertura dell’esofago è molto stretta. Per questo, la balena può inghiottire solo pesci piccolissimi: invece dei denti ha circa 400 lamine cornee sfrangiate, i fanoni. Spalancando le mascelle, essa si riempie la bocca di acqua con tutti gli animaletti che vi si trovano. Poi abbassa il cancello dei fanoni richiudendo le mascelle e con la lingua spinge fuori l’acqua: pesciolini, piccoli crostacei, meduse, seppioline e migliaia di altri animaletti microscopici (protozoi) rimangono impigliati nelle frange dei fanoni e formano il cibo della balena.
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