Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V idee per le presentazioni e gli esercizi, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio dell’avverbio.
Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosa e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale V.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha sei caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo l’avverbio, che, sostituito, cambia la frase.
Le varie serie di cartellini si trova ognuna in una scatolina rosa, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Nelle serie originali preparate da Maria Montessori queste sono le serie delle frasi :
Serie A (avverbi di maniera):
– vai lentamente vicino alla finestra – vai piano piano vicino alla finestra;
– vai di passo fuori della sala di lavoro – vai di corsa fuori della sala di lavoro;
– esci silenziosamente dal posto – esci rumorosamente dal posto;
– porta lentamente la mano destra alla fronte – porta rapidamente la mano destra alla fronte;
– alzati bruscamente da sedere senza far rumore – alzati piano piano da sedere senza far rumore
– stringi fortemente la mano a un bambino – stringi leggermente la mano a un bambino.
Serie B (avverbi di luogo e di tempo):
– getta là la tua gomma – getta lì la tua gomma;
– leggi qui il tuo biglietto – leggi altrove il tuo biglietto;
– cammina sempre in punta di piedi per la sala – cammina di tanto in tanto in punta di piedi per la sala;
– scrivi adesso una parola gentile sulla lavagna – scrivi subito una parola gentile sulla lavagna;
– metti ora a posto il materiale di lavoro – metti sempre a posto il materiale di lavoro
– dirigi lassù lo sguardo – dirigi laggiù lo sguardo.
Serie C (avverbi di quantità, di comparazione e di negazione):
– passeggia per il corridoio dondolando alquanto le braccia – passeggia per il corridoio dondolando molto le braccia;
– prova a scrivere chinando assai la testa – prova a scrivere chinando poco la testa – prova a scrivere non chinando affatto la testa
– prendi dalla credenza del materiale un oggetto molto ruvido – prendi dalla credenza del materiale un oggetto poco ruvido;
– scegli la tinta più chiara della gradazione marrone – scegli la tinta meno chiara della gradazione marrone;
– trova la tinta più scura della gradazione grigia – trova la tinta meno scura della gradazione grigia;
– cerca il prisma più grosso della scala delle grossezze – cerca il prisma meno grosso della scala delle grossezze.
Serie D (Avverbi di comparazione):
– cerca tra le stoffe un pezzo tanto morbido quanto il velluto
– trova tra i colori una tinta tanto scura quanto la lavagna
– scegli un altro pezzo di stoffa tanto lucida quanto il raso
– cerca tra gli incastri piani un rettangolo largo quanto la metà del quadrato
– prendi la più lunga delle aste delle lunghezze
– cerca un oggetto del nostro materiale tanto alto quanto largo.
Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:


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MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

– scatola grammaticale V (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
– 3 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC.
– una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole
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Contenuto delle scatole di riempimento
– scatola VA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VA separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini VA-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VA-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VA-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VA-4: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
– scatola VB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VB separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini VB-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VB-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VB-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VB-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
– scatola VC: scheda della definizione e cartellini ( i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini VC-1: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
- cartellini VC-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
- cartellini VC-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VC-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
- cartellini VC-5: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
– scatolina aperta ROSA:
- libretto degli elenchi per l’avverbio (facoltativo)
- libretto delle regole grammaticali per l’avverbio.
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Questo è il materiale pronto:


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PDF QUI: LIBRO DELLE REGOLE GRAMMATICALI PER L’USO DELL’AVVERBIO
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ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)
La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:


piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:
rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:



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MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V
Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

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USO DEL MATERIALE
Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.
Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.
Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi.
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CONTENUTI
Se preferisci realizzare il materiale in proprio (cartellini e libro delle regole grammaticali), di seguito trovi tutti i contenuti che ho utilizzato:
CARTELLINO DEFINIZIONE: L’avverbio è la parte invariabile del discorso che serve a modificare, precisare o integrare il significato di una frase o di un suo componente: descrive o modifica un verbo, un aggettivo o un altro avverbio.
Spesso risponde alle domande: Dove? Come? Quando?
Etimologia: dal latino adverbium (vicino al verbo).
Esempi: certamente, volentieri, velocemente, prima, poi, certo, non, forse, probabilmente, ecc.
Può essere: qualificativo, di luogo, di tempo, di quantità, di giudizio, interrogativo, esclamativo, presentativo.
VA-1 (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi:
vai lentamente alla finestra – vai velocemente alla finestra;
alzati silenziosamente dal tuo posto – alzati rumorosamente dal tuo posto;
parla piano in un orecchio al tuo compagno di banco – parla forte in un orecchio al tuo compagno di banco;
prima fai cinque passi verso la porta, poi gira improvvisamente a sinistra – prima fai cinque passi verso la porta, poi gira gradualmente a sinistra;
prendi per mano gentilmente un tuo amico – prendi per mano bruscamente un tuo amico;
guardati gioiosamente allo specchio – guardati tristemente allo specchio.
VA-2 (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi:
posa la matita lì – posa la matita qui;
appoggia il libro ovunque sul tavolo – appoggia il libro altrove sul tavolo,
cammina dal tuo posto alla finestra battendo sempre le mani – cammina dal tuo posto alla finestra battendo ogni tanto le mani;
bevi l’acqua adesso – bevi l’acqua dopo;
metti il libro più in alto nello scaffale – metti il libro meno in alto nello scaffale;
scrivi immediatamente una parola sul foglio – scrivi prontamente una parola sul foglio.
VA-3 (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi:
percorri il corridoio oscillando lievemente le braccia – percorri il corridoio oscillando ampiamente le braccia;
piega poco la testa – piega molto la testa;
cammina lentamente fino alla libreria – cammina meno lentamente fino alla libreria – cammina più lentamente fino alla libreria;
Metti sul tavolo il tuo disegno più bello – metti sul tavolo il tuo disegno meno bello;
traccia un segno ampio sulla lavagna – traccia un segno più ampio sulla lavagna.
VA-4 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
cerca un tessuto più morbido del velluto – cerca un tessuto morbido come il velluto;
cerca un tessuto meno lucido del raso – cerca un tessuto lucido come il raso;
cerca un tessuto meno ruvido dell’asciugamano – cerca un tessuto più ruvido dell’asciugamano;
prendi un righello più lungo della lunghezza del foglio – prendi un righello lungo quanto la lunghezza del foglio – prendi un righello meno lungo della lunghezza del foglio;
prendi una moneta lucida come l’argento – prendi una moneta non lucida come l’argento.
VB-1 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
la sciocca scimmietta urla sguaiatamente – la sciocca scimmietta urla disperatamente;
l’enorme orso salta pesantemente – l’enorme orso salta allegramente;
la mamma cantava dolcemente – la mamma cantava gioiosamente;
l’automobile procedeva lentamente – l’automobile procedeva speditamente;
Antonio sbucciava accuratamente una mela – Antonio sbucciava grossolanamente una mela
le piantine erano cresciute leggermente – le piantine erano cresciute enormemente.
VB-2 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
Maria rideva sempre – Maria rideva raramente
rastrella scrupolosamente le foglie secche in giardino – rastrella distrattamente le foglie secche in giardino
chiudi la finestra lentamente – chiudi la finestra velocemente
bevi l’acqua svogliatamente – bevi l’acqua avidamente
sfoglia frettolosamente il libro – sfoglia attentamente il libro
asciuga male il tavolino – asciuga bene il tavolino.
VB-3 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
l’acqua scorreva vorticosamente – l’acqua scorreva pacatamente;
al mio paese il cielo è raramente azzurro – al mio paese il cielo è sempre azzurro;
la gente parlava tranquillamente fuori dal cinema – la gente parlava animatamente fuori dal cinema;
un cucciolo di tigre saltò agilmente – un cucciolo di tigre saltò minacciosamente
mangia sempre una mela – mangia spesso una mela
Massimo parla pacatamente – Massimo parla nervosamente.
VB-4: (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
lancia la palla in alto – lancia la palla più in alto;
il palo era piantato saldamente al suolo – il palo era piantato precariamente al suolo;
chiudi il libro con calma – chiudi il libro con stizza
parla brevemente – parla lungamente
è ancora giorno – è già giorno
la sedia piccola è ancora utile – la sedia piccola non è più utile.
VC-1: (cartellini + 7 cartellini frase). Frasi:
bevi lentamente – bevi rapidamente;
colora con attenzione – colora con noncuranza;
ascolta attentamente – ascolta distrattamente;
chiama subito un compagno – chiama un compagno più tardi;
segui silenziosamente una compagna – segui rumorosamente una compagna;
salta in alto – salta in lungo;
bussa rabbiosamente alla porta – bussa dolcemente alla porta.
VC-2 (cartellini + 7 cartellini frase). Frasi:
innaffia abbondantemente la pianta appassita – innaffia poco la pianta appassita;
metti il tavolino qui – metti il tavolino là;
fai un pacchetto regalo con cura – fai un pacchetto regalo alla spiccia;
etichetta correttamente cinque oggetti – etichetta erroneamente cinque oggetti;
scrivi correttamente una parola – scrivi scorrettamente una parola;
Metti immediatamente i fogli nella cartellina – ogni tanto metti i fogli nella cartellina;
canta una canzone tristemente – canta una canzone allegramente.
VC-3 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
torna al tuo banco saltellando occasionalmente su un piede – torna al tuo banco saltellando costantemente su un piede;
prendi il cancellino poi pulisci vigorosamente la lavagna – prendi il cancellino poi pulisci delicatamente la lavagna;
apri un libro poi sfoglia le pagine in avanti – apri un libro poi sfoglia le pagine all’indietro;
prima inserisci la matita nel temperino, poi fai girare a scatti la punta sulla lama – prima inserisci la matita nel temperino, poi fai girare senza scatti la punta sulla lama;
presentati a un altro bambino, poi stringi la sua mano con vigore –
presentati a un altro bambino, poi stringi la sua mano mollemente;
prima fermati sulla soglia della classe, poi entra in modo drammatico – prima fermati sulla soglia della classe, poi entra timidamente.
VC-4 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
scrivi un elenco dei cinque cibi più buoni a tuo parere – scrivi un elenco dei cinque cibi meno buoni a tuo parere;
descrivi con una breve poesia un vento forte – descrivi con una breve poesia un vento molto forte;
scegli un gioco divertente – scegli un gioco più divertente – scegli un gioco ancora più divertente;
guida fieramente una Ferrari – guida più fieramente una Ferrari;
guarda un programma televisivo noioso – guarda un programma televisivo meno noioso – guarda un programma televisivo molto meno noioso
disegna molto bene un fiore rosso – disegna molto meno bene un fiore rosso.
VC-5 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
canta una canzoncina semplice come ‘Giro-girotondo’ – canta una canzoncina meno semplice di ‘Giro-girotondo’.
fai una faccia più buffa della faccia di un pagliaccio – fai una faccia buffa come la faccia di un pagliaccio;
prepara con le tempere un colore intenso come il colore del tuorlo d’uovo- prepara con le tempere un colore non intenso come il colore del tuorlo d’uovo;
prepara una pastella meno dolce della ricetta originale – prepara una pastella dolce come nella ricetta originale;
dormi più profondamente di un bambino – dormi meno profondamente di un bambino;
trova una persona più alta dell’insegnante – trova una persona alta come l’insegnante – trova una persona non alta come l’insegnante.
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Libretto delle regole grammaticali per l’avverbio
Se preferisci realizzare il libretto in proprio, questo è il contenuto:
CARTELLINO DEFINIZIONE: L’avverbio è la parte invariabile del discorso che serve a modificare, precisare o integrare il significato di una frase o di un suo componente: descrive o modifica un verbo, un aggettivo, un nome, un altro avverbio, un complemento o un’intera frase.
Spesso risponde alle domande: Dove? Come? Quando?
Esempi: certamente, volentieri, velocemente, prima, poi, certo, non, forse, probabilmente, ecc.
Può essere: qualificativo, di luogo, di tempo, di quantità, di giudizio, interrogativo, esclamativo, presentativo.
L’avverbio serve a determinare:
– un aggettivo: molto lieto
– un altro avverbio: troppo tardi
– un nome: la quasi totalità
– un complemento: una persona molto intelligente e soprattutto di grande umanità
– un’intera frase: certamente, Antonio abita qui
Formazione dell’avverbio
Dal punto di vista della loro formazione, gli avverbi si distinguono in semplici (o primitivi) composti e derivati:
– avverbi semplici: fanno una forma propria che non deriva da altre parole. Esempi: mai, forse, bene, dove, più, qui, assai, già;
– avverbi composti: derivano dalla fusione di due o più parole diverse, ed erano in origine locuzioni avverbiali. Esempi: almeno (al+meno), invero (in+vero), dappertutto (da+per+tutto), infatti (in+fatti), perfino (per+fino);
– avverbi derivati: hanno avuto origine da un’altra parola che si è trasformata in avverbio con l’aggiunta di un suffisso -mente o -oni (allegro=allegramente; ciondolare=ciondoloni) o senza (parlare chiaro; camminare veloce);
– locuzioni avverbiali: sequenze fisse di elementi che per significato e funzione equivalgono agli avverbi. Esempi: all’improvviso, di frequente, per di qua, press’a poco, poco fa, a più non posso, d’ora in poi. Molte locuzioni avverbiali possono essere sostituite con un avverbio: all’improvviso=improvvisamente; di frequente=frequentemente.
Avverbi derivati
La maggior parte degli avverbi derivati si ottiene con l’aggiunta del suffisso -mente degli aggettivi:
– in -a femminile: certa-mente; rara-mente; ultima-mente;
– in -e: forte-mente; grande-mente; veloce-mente. Se l’ultima sillaba è -le oppure –re, si elimina la –e finale: general+mente; celer+mente.
Eccezioni:
benevolmente (invece di benevola-mente)
ridicolmente (invece di ridicola-mente)
leggermente (invece di leggera-mente)
violentemente (invece di violenta-mente)
parimenti (invece di pari-mente)
altrimenti (invece di altri-mente).
Gli avverbi che indicano una particolare posizione del corpo o una particolare azione si formano spesso col suffisso -oni aggiunto al nome o al verbo: bocca – bocconi; ginocchio – ginocchioni; tastare – tastoni; ciondolare – ciondoloni; dondolare – dondoloni; ruzzolare – ruzzoloni; tentare – tentoni.
Alcuni di questi avverbi si usano anche con la preposizione: a tastoni; a tentoni.
Tipi di avverbi
Secondo il loro significato, gli avverbi si distinguono in:
– avverbi di modo
– avverbi di luogo
– avverbi di tempo
– avverbi di giudizio
– avverbi di quantità
– avverbi interrogativi.
Avverbi di modo
Indicano il modo in cui si svolge un evento. Appartengono a questo tipo:
– gli avverbi in -mente: calorosamente, lievemente, agevolmente;
– gli avverbi in -oni: bocconi, ciondoloni, agevolmente;
– gli avverbi che derivano dl maschile singolare dell’aggettivo qualificativo: parlare chiaro, guardare storto, rispondere giusto;
– alcuni altri avverbi: bene, male, volentieri, ecc.
Locuzioni avverbiali di modo
Sono locuzioni avverbiali di modo, ad esempio: all’impazzata, a più non posso, di buon grado, di corsa, di sicuro, di solito, in fretta, in un batter d’occhio, ecc.
Avverbi di luogo
Gli avverbi di luogo specificano la posizione di un oggetto nello spazio, la sua posizione rispetto a chi parla, il luogo dove si svolge un’azione:
– qui, qua, quaggiù, quassù;
– lì, là, laggiù, lassù;
– fuori, dentro, davanti, oltre, presso, sopra, sotto, vicino, lontano, dappertutto, altrove, …
Locuzioni avverbiali di luogo
Sono locuzioni avverbiali di luogo, ad esempio: di qua, di là, di sopra, di sotto, in su, in giù, per di qua, per di là, ecc.
Avverbi di tempo
Servono a determinare il tempo di svolgimento di un’azione: ora, adesso, oggi, allora, prima, dopo, ieri, domani, poi, ancora, presto, tardi, sempre, mai, già, talora, finora, ecc.
Locuzioni avverbiali di tempo
Sono locuzioni avverbiali di tempo, ad esempio: un giorno, di quando in quando, d’un tratto, di botto, tutt’a un tratto, in un batter d’occhio, nel frattempo, di buon ora, in tempo, per tempo, in men che non si dica, ecc.
Avverbi di giudizio
Servono per affermare, negare o mettere in dubbio un evento. Possono essere:
– di affermazione: certo, certamente, sicuro, sicuramente, proprio, appunto;
– di negazione: non, neanche, nemmeno, neppure;
– di dubbio: forse, quasi, probabilmente, eventualmente.
Locuzioni avverbiali di giudizio
Sono locuzioni avverbiali di giudizio, ad esempio: di sicuro, di certo, per l’appunto, neanche per idea, senza dubbio, ecc.
Avverbi olofrastici (sì – no)
Le parole sì e no vengono per tradizione considerati avverbi di affermazione e di negazione, ma hanno in realtà una funzione sostitutiva simile a quella del pronome. Sì e no sostituiscono infatti un’intera frase:
L’hai visto? Sì. (Sì sostituisce la frase: L’ho visto).
L’hai visto? No. (No sostituisce la frase: Non l’ho visto).
Avverbi di quantità
Indicano in modo non preciso, indefinito, una quantità: molto, poco, tanto, troppo, alquanto, parecchio, assai, abbastanza, nulla, niente, più, meno, quanto, grandemente, appena, ecc.
Molti aggettivi indefiniti, nella forma maschile singolare, assumono funzione di avverbi di quantità: studia molto, mangia poco, lavora tanto, parla troppo.
Locuzioni avverbiali di quantità
Sono locuzioni avverbiali di quantità, ad esempio: press’a poco, all’incirca, né più né meno, ecc.
Avverbi interrogativi
Gli avverbi interrogativi introducono una domanda che può riguardare:
– il modo: come?
– il luogo: dove?
– il tempo: quando?
– la misura o il valore: quanto?
– la causa: perché?
Sono usati:
– nelle interrogazioni dirette: Come stai?
– nelle interrogazioni indirette: dimmi quando torni (funziona come congiunzione subordinativa).
Gradi e alterazioni dell’avverbio
Come gli aggettivi, anche numerosi avverbi hanno il comparativo e il superlativo. Si tratta principalmente degli avverbi di modo in -mente (non in -oni) e di alcuni avverbi di tempo e di luogo:

Alcuni avverbi hanno forme organiche di comparativo e superlativo:

Alcuni avverbi hanno forme alterate:

Posizione dell’avverbio
Di solito l’avverbio sta accanto alla parola a cui si riferisce. Di solito si mette:
– prima dell’aggettivo: sono troppo stanco (e non sono stanco troppo);
– dopo il verbo: abita lontano (e non lontano abita).
In moltissimi altri casi hanno una posizione libera; possiamo infatti dire:
improvvisamente scoppiò un temporale;
scoppiò improvvisamente un temporale;
scoppio un temporale, improvvisamente.
A volte la posizione dell’avverbio modifica le sue relazioni col resto della frase:
stranamente, Antonio dorme (è strano che Antonio dorma) – Antonio dorme stranamente (Antonio dorme in modo strano);
sinceramente, non so se risponderti – non so se risponderti sinceramente;
dammi anche un libro da leggere – dammi un libro anche da leggere (non solo per studiare).
Avverbi testuali
Gli avverbi testuali sono avverbi che estendono il loro raggio d’azione al di là di una singola frase:
– siamo i soci più anziani della ditta e deteniamo la maggioranza azionaria: dunque spetta a noi prendere la decisione;
– abbiamo concesso tutto ciò che era ragionevole concedere, anzi anche di più;
– era allora un atleta di primo piano, ora ha abbandonato l’attività agonistica;
Gli avverbi testuali non modificano un elemento, ma collegano due sequenze tra loro.
Sono verbi testuali: dunque, anzi, allora, bene, ancora, appunto, così, insomma.
Gli avverbi testuali rientrano nella categoria grammaticale dei connettivi, che sono parole (parti del discorso varie, non solo avverbi) o espressioni che fanno da raccordo tra le varie parti della frase.
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