Nella scuola primaria, dopo la presentazione delle funzioni delle parti del discorso, i bambini iniziano a lavorare con le scatole grammaticali, che Maria Montessori ha pensato come naturale continuazione delle esperienze che i bambini hanno vissuto nella Casa dei bambini, e che vanno incontro alle esigenze peculiari del periodo sensibile per le parole.
Un esercizio di lettura molto praticato nella Casa dei Bambini è quello di porre il cartellino di un nome sul tappeto ed abbinarlo all’oggetto corrispondente. Questo esercizio serve all’apprendimento della lettura, ma allo stesso tempo porta i bambini ad imparare con facilità i nomi degli oggetti.
Per questo Maria Montessori ha pensato che, applicando lo stesso principio, i bambini possono imparare non soltanto i nomi, ma tutte le parti del discorso. Infatti, quando il bambino mette un cartellino accanto ad un oggetto, egli distingue il nome dalle altre parti del discorso: il nome si va a definire in modo intuitivo, e questo rappresenta un passo reale nel mondo dell’analisi grammaticale. Con questi esercizi di lettura il bambino è già entrato, insomma, nella classificazione delle parole: non ci resta che proseguire questo lavoro con le parti del discorso diverse dal nome.
Sappiamo che l’analisi dei suoni che porta, col metodo Montessori, alla scrittura spontanea, non è adatta a tutte le età: si appassionano ai suoni solo i bambini di circa 4 anni e mezzo. Anche lo studio analitico delle parti del discorso, la capacità di soffermarsi con intenso interesse sulle parole, non è di tutte le età: solo i bambini da cinque a sette – otto anni sono fortemente appassionati alle parole. Magari non possono ancora interpretare chiaramente un discorso, ma comprendono ed amano le parole. Diciamo che il bambino si trova nell’età dell’interesse alle parole, e la grammatica incontra dunque la sua fase di sviluppo.
Il lavoro che i bambini fanno con la grammatica porta il linguaggio ad una maturazione che non è possibile raggiungere in altri modi: i bambini hanno imparato a parlare e da allora utilizzano il linguaggio in modo intuitivo, ora imparano a focalizzare la loro attenzione, in modo cosciente, sulle parole che lo compongono.
Questa grammatica proposta ai bambini a partire dai cinque anni non si basa certo sull’uso di libri di testo, ma si propone ai bambini permettendo loro di proseguire il lavoro che già hanno iniziato con i nomi, utilizzando cartellini di parole. I nomi che il bambino poneva accanto agli oggetti per imparare a leggere erano scritti su cartellini: allo stesso modo le parole, appartenenti a tutte le altre parti del discorso, sono scritte su cartellini.
Secondo le indicazioni date da Maria Montessori, i cartellini sono cartoncini rettangolari che misurano tutti 5 cm per 3,5 cm, di colori diversi:
- nero per il nome
- marrone chiaro per l’articolo
- marrone per l’aggettivo
- rosso per il verbo
- rosa per l’avverbio
- violetto per la preposizione
- verde per il pronome
- giallo per la congiunzione
- celeste per l’interiezione.
Osserviamo già da questa prima descrizione del materiale, che i colori non corrispondono esattamente a quelli dei simboli grammaticali, che sono invece:
- nero per il nome (piramide/triangolo equilatero grandi)
- celeste per l’articolo (piramide/triangolo equilatero piccoli)
- blu per l’aggettivo (piramide/triangolo equilatero medi)
- rosso per il verbo (sfera/cerchio grandi)
- arancione per l’avverbio (sfera/cerchio medi)
- violetto per il pronome (piramide/triangolo isoscele)
- verde per la preposizione (mezzaluna)
- rosa per la congiunzione (parallelepipedo/rettangolo)
- giallo oro per l’interiezione (serratura).
Troverai un’interpretazione di questa piccola “stranezza” più avanti in questo articolo.
I cartellini per le nove parti del discorso vengono posti in otto scatole appositamente preparate:

photo credit: Montessori outlet
Secondo le indicazioni di Maria Montessori ogni scomparto ha una parete più alta dove si può introdurre il nome della relativa parte del discorso, nel colore che lo contraddistingue.
Come si può vedere da questa visione d’insieme, la SCATOLA I è divisa in tre scomparti: uno scomparto grande per il sintagma, e due comparti per i cartellini del nome e dell’articolo. Questa è la scatola originale come pubblicata nel manuale americano ed italiano:


la SCATOLA II è divisa in 4 scomparti, di cui uno scomparto grande per il sintagma, e tre comparti per i cartellini del nome, dell’articolo e dell’aggettivo:
![]() Siamo spiacenti, questo contenuto e’ solo per gli abbonati al sito.Clicca qui per accedere.
Sei gia’ un abbonato? Accedi qui sotto… |
[…] Le scatole grammaticali Montessori […]