Poesie e filastrocche: Maggio. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.
Maggio
Andiamo a cogliere fiori, sui prato lungo i rivi
e di tanti colori, sceglieremo i più vivi
per far mazzi e ghirlande, freschissimo tesoro
ora che maggio spande, il suo sorriso d’oro.
Maggiolata
Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, in ciel gli augelli,
le donne han nei capelli
rose, negli occhi il sol.
Tra colli, prati e monti,
di fior tutto è una trama;
canta, germoglia ed ama
l’acqua, la terra, il ciel.
G. Carducci
Maggio
Sotto l’ombra di un bel faggio,
ci ci canta il cardellino;
con un canto tenerino
dice: “Benvenuto maggio”.
I. Nieri
Maggio
Bimbi, è tornato maggio,
i prati gli fan festa:
si mettono una vesta
di fiorellini azzurri
per salutarlo al suo passaggio.
A. Albieri
Canzoncina di maggio
“Dolce maggio, maggio d’oro”
canta il coro
degli snelli
passeretti e dei fringuelli
fra le fronde.
“Maggio, maggio benedetto!”
su dal cielo,
da ogni tetto,
gaio il coro
delle rondini risponde.
U. Ghiron
Maggio
Il più bello è certo il maggio
che ha per manto un biondo raggio
ed ha fiori intorno al crine:
gigli e rose porporine.
D. Vignali
Maggio
Una rosa rampicante
è arrivata in cima a un faggio
vuole andare in paradiso
perchè è maggio.
S. Plona
Rosa di maggio
C’era una rosa dentro un giardino;
un’ape venne di buon mattino:
prese il suo miele e se ne andò.
C’era una rosa dentro un giardino;
venne ronzando un maggiolino:
mangiò una foglia e se ne andò.
C’era una rosa dentro un giardino;
venne cantando un bel bambino:
colse la rosa e se ne andò.
Ma non lo punse con la sua spina,
la rosa bianca, la rosellina.
S. Plona
Invito
Si vede che maggio è tornato:
mammine, stendete il bucato.
Il cielo fratello ci parla,
la luce, fa bene a guardarla.
Mettete una rosa al balcone:
la casa sarà rallegrata,
la mensa sarà profumata,
le cose saranno più buone,
più belle… provate, mammine,
uscite coi bimbi sull’aie!
Luisa Nason
Maggio ridente
Maggio, con la tua veste
ricamata di fiori
t’ha inventato splendori
la mattina celeste.
Dal campo che s’indora
e il nuovo grano promette,
l’allodola sale alle vette,
campanellina dell’aurora…
Della tua fresca falciata
odora ogni sentiero:
anche il viottolo più nero
ti fa vedere una nidiata.
L. Carpanini
Maggio benedetto
Per le tue rose
candide e porporine
e per le roselline
che s’apron rugiadose
nella siepe che va lungo la via,
sii benedetto , o mese d’allegria!
Per l’operoso stuolo
delle api, che gli umori
raccolgono dai fiori,
e pel dolce usignolo
ch’empie i boschi di grata melodia,
sìì benedetto, o mese d’allegria!
Per tutta la dolcezza
che c’infondi nel cuore,
maggio, che in ogni fiore
dischiudi una carezza
ed un miracolo sei di cortesia,
sìì benedetto, o mese d’allegria!
A. Enriquez
Un quadretto
Un bimbo, un usignolo, due farfalle,
ed un ruscello che gorgoglia lieve:
sul ponte un uomo con la falce a spalla,
sotto, in basso, una rondine che beve.
Nella grande distesa, un bioccolo di neve;
e passa e muore per la quieta valle
un suono di campana, arguto e breve.
D. Borra
Tempo di falciare
Il trifoglio ha già messo il fiocco rosso:
è tempo di falciare.
Sui prati caldi è un gran ronzare d’api,
e giù negli aspri fossi
vanno le bisce in cerca di frescura.
Il cielo, dopo l’alba
limpida e fresca come una sorgente,
s’ammanta in bianco velo;
e si scopre soltanto quando è sera
per lasciar che le stelle
– occhi lucenti – veglino sul mondo.
Fanciulli Pucci
Bella stagione
I merli, i capineri, gli usignoli
empion l’aria di gridi, canti e voli.
Che piacere sentirli, ed a vederli,
i capineri, gli usignoli, i merli!
Maggiolini, libellule, api d’oro
ondeggiano, più lievi, in mezzo a loro.
Uccelli grandi, insetti piccolini:
libellule, api d’oro, maggiolini.
Ma una bambina canta in mezzo ai pini,
e l’ascoltano le api e i maggiolini.
Si ferman tra le foglie sciami e stuoli
e tacciono i merli e gli usignoli.
M. Dandolo
Il roseto
Fresche rose
odorose
incoronano re magggio
di splendori porporini.
sotto i cieli mattutini.
Ma più lieto
è il roseto
che la luna a notte imbianca;
goccia a goccia la rugiada
dentro i fiori si fa strada…
Vi s’incanta,
dalla pianta
sua segreta, l’usignolo,
e v’intona una strofetta:
la più bella che sia detta.
L. Carpanini
E’ nata una rosa
Voi ricordate, quando l’ho presa,
bimbe, la povera piantina:
era uno stecco, con solo appena
qualche foglia tra spina e spina.
L’ho collocata sul davanzale
della finestra che ha sempre il sole,
sono stata attenta a non farle male,
e l’ho guardata, sì, con amore.
Un sorso d’acqua tutte le sere,
e tutti i giorni la luce del cielo
e voi potete adesso vedere
quel ch’essa ha fatto di ogni suo stelo.
Grande si è fatta, robusta e bella,
si è rivestita di fresco fogliame,
e infine ha acceso la sua fiammella
di gioia, in cima al più alto stame.
D. Valeri
Maggio
Quando vien di maggio il mese,
il bel mese delle rose,
scampanellano festose
le campane delle chiese.
E la gente, verso sera,
entra in chiesa, umile e pia,
per i canti e la preghiera
del bel mese di Maria
L. Ambrosini
Maggio
Il grano granisce nei campi;
le nubi sono armate di lampi;
la roggia è piena
di acqua spensierata e serena.
Metton fiori i balconi,
il bucato fa bandiera;
dolce fanciulla, la sera
s’ingioiella di costellazioni.
Il giorno è un lungo mattino,
un vitello è nella stalla;
sulle aie si balla
dietro il suono d’un pellegrino.
E il cimitero, poverino,
è verde come un giardino.
Renzo Pezzani
Maggio
Maggio, sempre cortese,
è il mese delle rose:
porta dolci sorprese
e promesse festose.
Passa ovunque gradita
un’aria profumata:
ride, paga di vita,
ogni cosa creata.
M. R. Messina
Canto mattinale
Al chiaro sol di maggio
il passero trillò spiccando il volo;
l’allodola un “a solo”
dolcissima intonò; e il fresco canto
nel cielo risuonò, pieno d’incanto:
“Sei bella, vita, che ci rechi il sole,
primavera che porti le viole,
amor da cui germoglian mille nuove
piccole vite,
amor che le famiglie tieni unite!
Benedetto sia il sole e la natura
e l’aria fresca e pura;
l’olmo paterno che sostiene il nido,
il gorgheggio ed il trillo
e la canzon monotona del grillo,
i chicchi, i vermiciattoli e le larve
che ci sostentano!”. Disse, e poi scomparve.
Hedda
Maggio
Fuori da tutti i roveti,
fuori da tutti i cespugli,
sulle acque vive e sugli
alberi dei frutteti,
sulle terrazze allegre
di rose e di fanciulle,
sui bianchi pioppi e sulle
cime dell’elci nere,
maggio agli occhi ragiona
lieto, e bisbiglia ai cuori,
maggio, la grande intona
sinfonia dei colori.
Enzo Panzacchi
Maggio
Maggio: fragranza di mille rose
sereni incanti d’albe e tramonti,
voli e gorgheggi negli orizzonti,
danze amorose
d’api sui fiori. Il ciel sorride
a questa vita fulgente e nuova,
la rondinella gaia ritrova
il nido e stride
piena di vita. Oh, dolce amore!
Tutto è bellezza, fascino, pace;
scende la calma, santa e verace
in ogni cuore.
Maggio è tornato pien di promesse
ed ha per tutti luce e sorrisi:
nei campi s’alza, fra i fiordalisi,
copiosa messe.
M. Boletti Bonardi
Maggio
Sul mare, ad oriente,
son molte vele bianche
immote e come stanche
cui bacia il sol morente.
Un volo di colombi
trepidi nell’azzurro
s’alza con un sussurro
breve, poi par che piombi.
E sale dai gradini
a ondate vaporose
l’olezzo delle rose,
l’odor dei gelsomini.
Odi? Là dal villaggio
parton voci di festa.
Oh, ridi, anima mesta.
E’ maggio! E’ maggio! E’ maggio!
Butti
Notte di maggio
Notte di maggio. Lenta
la luna in mezzo al cielo
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