Fare la carta coi bambini – cenni storici sulla fabbricazione della carta, attrezzatura di base e consigli generali per iniziare a fare la carta coi bambini, a casa e a scuola.
Cenni storici
L’antenato più importante della carta è il papiro, che è stato utilizzato dagli Egizi per la scrittura geroglifica già nel 2000 aC. Il papiro veniva prodotto a partire dalla polpa interna dello stelo del papiro, una pianta semi acquatica. La polpa veniva tagliata in sottili striscioline che venivano poi bagnate, appaiate a formare un foglio in due strati, quindi pressate ed infine essiccate al sole.

http://www.storiadelleimmagini.it/2011/01/fabbricazione-del-papiro-pennelli-inchiostri-egitto/
Il papiro, a partire dall’Egitto, si diffuse anche presso Ebrei, Babilonesi, e anche in tutto il mondo greco-romano.
Prima dell’invenzione della carta erano diffusi anche altri materiali alternativi al papiro, quali fogli scrivibili ricavati dalla corteccia o dal fusto di alcuni alberi, strisce di bambù, foglie, tessuti, e da pelli di animali (pergamena e cartapecora).
http://blog.fmrarte.it/tecniche-artigianali/pergamena/
L’invenzione della carta si deve a Ts’ai Lun, funzionario dell’imperatore cinese Ho Ti, ed avvenne nel II secolo aC. Ts’ai Lun scoprì che era possibile macerare e ridurre in pasta materiali fibrosi quali stracci di cotone, residui delle reti da pesca, piante quali canapa e gelso. Quello che otteneva raccogliendo la pasta su un tessuto di lana teso, in modo che asciugasse, era appunto un foglio di carta.
L’invenzione si diffuse rapidamente in tutta la Cina, e la tecnica si perfezionò sempre di più. Per molti secoli i Cinesi custodirono gelosamente il segreto della fabbricazione della carta, ma ad un certo punto questa arte raggiunse il Giappone. Per la diffusione della carta in Occidente, invece, dobbiamo aspettare fino al VIII secolo. Quando gli arabi, infatti, conquistarono la Persia, gli abili maestri cartai Cinesi svelarono ai vincitori la loro arte, che da qui venne divulgata in India, Egitto, Palestina, per poi raggiungere la Spagna e il resto dell’Europa intorno al 1150.
In Europa la carta non ebbe fortuna immediata, perchè la carta proveniente da Oriente era molto assorbente e poco adatta alla scrittura con la penna d’oca. Per questo venne introdotta una variante di fabbricazione: per la pasta si utilizzarono solo stracci di cotone, lino e canapa, e una volta asciutti i fogli venivano trattati con una gelatina ricavata dalle ossa di vari animali, per renderli opachi e impermeabili.
La carta divenne sempre più importante in Occidente, fino alla sua completa affermazione come materiale d’uso quotidiano nel Rinascimento, grazie al grande fiorire di opere letterarie ed all’invenzione della stampa con caratteri mobili.
Sorsero cartiere in tutta Europa, e salvo pochi particolari, la fabbricazione della carta non differiva di molto da quella orientale. Invece erano diverse le materie prime impiegate: in Europa alle fibre vegetali si preferirono gli stracci.
Attrezzatura e materiali di base per iniziare a fare la carta riciclata

Tutto quello che serve per produrre fogli di carta riciclata coi bambini, è facilmente reperibile in casa, senza dover sostenere spese.
Vaschetta per macerare la carta di recupero o gli elementi vegetali che desideriamo, possiamo utilizzare qualsiasi secchio di carta, mentre quando poi si tratterà di raccoglierla con lo stampo, bisognerà avere a disposizione una vaschetta rettangolare di dimensione superiore appunto a quelle dello stampo

Carta di recupero è possibile riciclare qualsiasi tipo di carta, ma le più indicate sono: carta da fotocopie e stampante, fogli di quaderno e simili, sacchetti e carta da imballo marrone, cartoni delle uova, cartoncino carta e carta velina colorata, carta da acquarello. Possiamo usare anche la carta di giornale, ma in piccole quantità, perchè si tratta di una carta spesso trattata con acidi e con un’elevata quantità di inchiostro.
Fibre vegetali possiamo utilizzare molti vegetali nella fabbricazione della carta. Tra quelli a fibra lunga i più adatti sono gli asparagi, le giunchiglie, i gambi di molti fiori a bulbo (ad esempio narcisi), il rabarbaro, il sedano, gli spinaci. I vegetali possono essere utilizzati sia freschi sia secchi. Tutte queste fibre si frantumano facendole bollire in abbondante acqua. Altri vegetali, invece, richiedono trattamenti chimici (di solito si utilizza carbonato di sodio). Come per la carta, anche le fibre vegetali devono essere fatte macerare , in modo da favorire la liberazione della cellulosa. Il sistema più efficace è quello di pestarle, dopo la bollitura, con un mattarello. L’operazione richiede circa venti minuti, ma considerate che più le fibre saranno macerate, migliore sarà la qualità della carta.
Ortaggi e altri vegetali per effetti speciali bucce di cipolla, melanzana, alghe alimentari e altri ortaggi e vegetali utilizzati in aggiunta alla carta di recupero, non hanno bisogno di essere “pestati”, mentre la bollitura è facoltativa, e dipende dall’effetto che volete ottenere. Le bucce di cipolla sono in genere le più apprezzate. Possiamo aggiungerle secche ad un impasto “misto”, oppure possiamo utilizzarle, previa bollitura, in aggiunta alla carta di recupero bianca.
Colla vinilica o altri collanti aggiungere all’impasto una piccola quantità di colla vinilica può essere molto utile, soprattutto per i primi esperimenti di fabbricazione della carta a mano, perchè aumenta la probabilità di successo e consente di ottenere carte meno assorbenti e più adatte a ricevere la scrittura. Possiamo anche usare colla da parati in polvere, o anche aggiungere all’impasto dell’amido di mais e un bicchierino di aceto.
Frullatore elettrico serve ad ottenere la pasta dalla carta macerata.
Mestoli e contenitori per travasare
Colino è utile per filtrare la pasta o le fibre vegetali (a freddo o dopo la bollitura)
![]() Siamo spiacenti, questo contenuto e’ solo per gli abbonati al sito.Clicca qui per accedere.
Sei gia’ un abbonato? Accedi qui sotto… |
[…] Fare la carta coi bambini […]