Recita per la festa della mamma – La fata – Una semplice recitina scritta da T. Lovera, adatta a bambini della scuola d’infanzia e primaria.
Primo atto: in un giardino
Giulianella:
Mi piacerebbe tanto andare un po’ nella casa delle fate.
Devono essere molto belle e piene di bontà.
(Un fruscio leggero leggero: appare una fatina tutta vestita d’azzurro)
Giulianella:
Oh, la bella fata!
La fatina azzurra:
Mi ha mandato a prenderti la regina delle fate.
Giulianella:
Sono tanto contenta! Vengo con te!
(La bambina si alza, si avvicina alla fata. I fiori si muovono e recitano)
Fiori:
Un palazzo pieno di fiori è lassù nel cielo turchino,
fra le nuvole e le stelle delle fate è il regno d’or.
Cara bambina, ti salutiamo:
addio, piccina, ritorna ancor!
Fru… fru… fru… fru…
(I fiori ritornano al loro posto. Gli uccelli svolazzano intorno alla pianta, poi si fermano davanti alla bambina ed alle fate per dire)
Uccelli:
Un palazzo pien di luce,
è lassù nel ciel turchino,
fra le nuvole e le stelle,
delle fate è il regno d’or.
Cara bambina, ti salutiamo,
addio piccina, ritorna ancor!
Cip… cip… cip… cip…
(Anche gli uccelli ritornano al loro posto)
Azzurrina: Allora, vuoi proprio venire?
Giulianella: (battendo le mani)
Sì! Sì!
(La fatina prende per la mano la bimba. Escono insieme. I fiori e gli uccelli le accompagnano con un gesto di saluto)
Fiori e uccelli:
Cara bambina, ti salutiamo:
addio piccina, ritorna ancor!
Secondo atto: nel palazzo delle fate
(Nel palazzo delle fate, la regina delle fate è seduta in una poltroncina. Entrano la fata Azzurrina e Giulianella)
Giulianella: (inginocchiandosi)
Sono io.
Regina:
Vuoi rimanere sempre nel mio palazzo?
Giulianella:
Sì, sempre.
Regina:
Va bene, diventerai anche tu una piccola fata.
La fatina azzurrina: (avvicinandosi)
Vieni con me, ti metterai il vestito bianco.
(Escono insieme)
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